Market cinese con macelleria, 70 quintali di alimenti conservati nella sporcizia

Sabato 26 Gennaio 2019
Market cinese con macelleria, 70 quintali di alimenti conservati nella sporcizia
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ROVIGO -  Un piccolo supermercato cinese, con tanto di fornitissima macelleria, è stato “svuotato” da un controllo della Guardia di finanza che ha portato al sequestro di oltre 7 tonnellate di prodotti alimentari di ogni tipo, dalle zampe di gallina di importazione al latte in polvere, passando per le “tagliatelle” cinesi. Nulla di contaminato o pericoloso per la salute, anche se, come sottolineano le Fiamme Gialle illustrando i dettagli dell’imponente operazione, sono state rilevate «situazioni critiche sotto il profilo della rispondenza ai requisiti igienici degli ambienti, oltre che relative alla conservazione degli alimenti, tali da richiedere l’intervento del personale sanitario del Dipartimento di igiene alimenti e nutrizione, del Dipartimento veterinario e del Servizio di prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro della Ulss 5 Polesana».  
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Il negozio finito all’attenzione della Finanza è il minimarket “Hong Du”, che si trova all’inizio di via Benvenuto Tisi da Garofalo, al numero 3, dall’altra parte della strada rispetto alla parte laterale della chiesa della Commenda, di fronte alla piccola strada di uscita da piazza Fratelli Cervi, dove ha sede la stazione delle corriere. Il grosso del sequestro ha riguardato 7.358 chili di prodotti alimentari allo stato sfuso, in particolare carne, pesce e pasta, in gran parte surgelati e non correttamente conservati, ma soprattutto privi delle indicazioni che ne consentono la tracciabilità previste per legge a tutela della salute dei consumatori, che si trovavano stipati all’interno del magazzino e dentro celle frigorifere in condizioni igienico-sanitarie giudicate non ottimali. Ma anche gli alimenti confezionati non sono risultati essere del tutto regolari e altri 1.032 prodotti, in particolare riso e altri cereali, condimenti a base di soia e pomodoro, bevande a base di latte in polvere, oltre a prodotti refrigerati o congelati a base di carne, fra i quali ali di pollo e zampe di gallina, provenienti dalla Cina, sono stati sequestrati per problemi legati alle etichettature, in alcuni casi mancanti, in altri non rispondenti alle previsioni normative nazionali e comunitarie. Qualche confezione, per esempio, riportava solamente scritte in ideogrammi, quindi incomprensibili per un consumatore italiano.
MACELLERIA
Nel piccolo supermercato è presente anche un laboratorio di lavorazione carni, che è regolarmente autorizzato e sanitariamente a norma, ma all’interno del quale sono state constatate alcune violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Infatti, risultavano presenti specifiche attrezzature per la lavorazione delle carni, fra le quali una macchina “segaossa” professionale e un tritacarne, che venivano utilizzate senza alcun tipo di dispositivo di protezione individuale, oltre ad essere mancante la prevista cartellonistica nella quale si riportano le avvertenze minime previste dalla legge sulla sicurezza degli ambienti di lavoro. Un controllo come tanti ne vengono fatti, spiegano dal Comando provinciale della Guardia di Finanza, che «si inquadra nella costante attività di controllo economico del territorio tesa a contrastare, anche in via preventiva, le varie forme di illegalità che minano il corretto funzionamento dell’economia legale e degli imprenditori rispettosi delle regole».
Ultimo aggiornamento: 08:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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