ROVIGO - Il Po è stato «molto raccontato tanti anni fa e poi è come sparito dall'immaginario. E quando i posti spariscono diventano luoghi che racchiudono disagi. Il film racconta anche come uno spazio abbandonato possa riflettere le tensioni di quella comunità ma anche di tante altre». Lo dice Michele Vannucci, regista di Delta, «un western contemporaneo ambientato in uno spazio immaginifico che riflette la sfida tra uomo e natura». Uno scontro che ha come volti protagonisti Alessandro Borghi (nella foto) e Luigi Lo Cascio, per una storia che debutta al Locarno Film Festival in Piazza Grande, con un'uscita in sala a inizio 2023 distribuito da Adler. Al centro del racconto due personaggi che apparentemente non potrebbero essere più diversi: il pacato Osso (Lo Cascio), che dedica la sua vita alla salvaguardia del fiume, anche come guardia ittica e l'imperscrutabile e istintivo Elia (Borghi), cresciuto in quelle zone. il giovane uomo insieme alla famiglia Florian, in fuga dal Danubio,si dedica alla pesca di frodo con mezzi illegali.
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