Figlia non autorizza funerale, padre “bloccato” in obitorio da 5 mesi

Domenica 23 Luglio 2017
Figlia non autorizza funerale, padre “bloccato” in obitorio da 5 mesi
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ADRIA - Se con l'arrivo della stagione delle ferie c'è chi si dimentica gli animali, perché non vuole portarseli in vacanza, a Fasana di Adria, in provincia di Rovigo, c'è chi si scorda dei propri morti, in questo caso del proprio padre.
Ha davvero dell'incredibile la vicenda di G.C., conosciuto nella piccola frazione della comunità del Groto come Livio. La sua salma giace da circa cinque mesi in una cella mortuaria dell'ospedale Santa Maria Regina degli Angeli di Adria. L'uomo, classe 1936, morto il 25 febbraio scorso, con la moglie deceduta il 30 luglio dell'anno scorso al Centro Servizi Anziani di Adria, ha vissuto gran parte della propria vita a Settimo Torinese.
Una volta in pensione, però, marito e moglie hanno deciso di ritornare al paese natio, Fasana, dove hanno messo su casa. A Settimo Torinese è rimasta la loro unica figlia, oggi 50enne. Prima di morire, l'uomo, che aveva nominato un'amica quale tutore legale, aveva acquistato un loculo, preso accordi per il suo funerale con l'impresa di pompe funebri e redatto testamento, riservando alla figlia, con la quale forse i rapporti non erano idilliaci, solo la cosiddetta legittima. Alla sua morte dunque era già tutto predisposto per il funerale e per una degna sepoltura. Dopo cinque mesi però è ancora tutto fermo e il suo corpo giace in una celletta dell'obitorio.
La figlia si opporrebbe infatti alle esequie per questioni di eredità e non fornirebbe il nulla osta mentre un paese intero attende di accompagnarlo nel suo ultimo viaggio, affinché anche lui possa finalmente riposare in pace accanto alla sua amata consorte.
 
Ultimo aggiornamento: 10:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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