La Fiab contro il progetto della bretella: "E' solo cemento, fate piuttosto una pista ciclabile"

Martedì 20 Luglio 2021 di Elisabetta Zanchetta
Incrocio fra via Fermi e via Concilio Vaticano II

ROVIGO - Ci sono progetti che vanno lasciati nei cassetti, dove da tempo sostano. E che non dovrebbero essere rispolverati, tantomeno realizzati, piuttosto dimenticati. È questo il pensiero degli Amici della bici Fiab di Rovigo, che pone in risalto il problema della bretella tra via Concilio Vaticano II e via Fermi, «un’opera che l’amministrazione di Rovigo ha definito tra quelle non procrastinabili e il 20 luglio verrà messa a bilancio. Una strada di circa 300 metri che permetterà ai residenti di via Concilio Vaticano II di avere una statale tutta per loro parallela alla circonvallazione ovest. Una nuova bretella che accorcerà di un chilometro il tragitto per arrivare al sottopasso di via Fermi: 300 metri che costeranno la bellezza di mezzo milione».

LA RICHIESTA

I residenti della zona hanno motivato in modo convincente la richiesta all’amministrazione, ricordando da un lato la pericolosità oggettiva di immettersi direttamente in tangenziale e (per ciclisti e pedoni), dall’altro l’alternativa che li costringe a «un lungo giro» per arrivare al sottopasso di via Fermi. Ma la Fiab sottolinea che il “lungo giro” di cui si tratta, è di appena mille metri. «Facendo un confronto costi-benefici, un chilometro è nulla se percorso in auto. A 30 chilometri orari si fa in due minuti. Quindi, con questa scorciatoia di 300 metri ci sarà un risparmio di praticamente 700 metri, che si traduce in un risparmio temporale di ben 84 secondi. Per far risparmiare 84 secondi di strada siamo pronti ad asfaltare (e quindi a impermeabilizzare e consumare) 2.100 metri quadri di campagna (attualmente incolta e quindi rinaturalizzata, un processo raro e prezioso), spendendoci sopra mezzo milione di euro. Ovvero circa 6.000 euro al secondo risparmiato».

LA PROPOSTA

I ciclisti impiegano 4 minuti per percorrere la stessa strada, ma il problema resta nella pericolosità dello stato attuale dei luoghi. La Fiab ha una proposta alternativa: creare una ciclabile o una ciclopedonale, tanto da realizzare un percorso più breve per i ciclisti che spingerebbe i residenti a scegliere la bicicletta per recarsi in centro città, aiutando a ridurre le emissioni inquinanti, oltre a costare due terzi di meno. «È importante anche puntare il dito sulla cementificazione - conclude l’associazione -  i recentissimi dati Ispra dicono che nemmeno nel 2020 nel comune di Rovigo ci sia stato un rallentamento della cementificazione. Ben 5,42 ettari sono stati impermeabilizzati ex-novo, il che rappresenta un terzo di tutto il suolo consumato nel 2020 nella provincia. Come associazione impegnata nella promozione di una mobilità sostenibile e nella tutela dell’ambiente, non possiamo che chiedere di sostituire la strada per le auto con una ciclopedonale».
 

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