Al festival di Castrocaro (in onda su Rai 2) Namida, al secolo Claudia Pregnolato, si è dovuta accontentare dell'ultimo posto, «ma è stata una grande esperienza».
Niente da fare per Namida, al secolo Claudia Pregnolato, nata a Torino ma residente da sempre a Porto Viro. La giovane cantautrice si è dovuta accontentare dell'ultimo posto alla 64. edizione del Festival di Castrocaro andato in onda martedì sera su Rai 2 presentato da Paola Perego.
«GRANDE OPPORTUNITÀ»
«Castrocaro è stata comunque per me un'esperienza enorme ha commentato Claudia - una grande opportunità, non solo per farsi vedere e conoscere ma anche per rappresentare centinaia di ragazzi che là fuori ci mettono il cuore per la musica. Ho vissuto una settimana pazzesca facendo quello che voglio fare: rapportarmi con dei professionisti con la P' maiuscola (dalla produzione alla band fino ad arrivare ai giudici che sono stati molto professionali ma anche aperti a raccontarsi e a farci raccontare). Con gli altri ragazzi non abbiamo mai sentito la competizione, ci siamo sostenuti fino all'ultimo e siamo diventati un gruppo unito. È stato bello». «Nella musica io metto l'anima - conclude Namida - molte volte sacrificando anche i miei vent'anni. Perché il mio corpo non è fatto dal 90% di acqua, ma di musica. Sicuramente Castrocaro non sarà l'arrivo, ma l'inizio di un percorso personale e artistico che sto costruendo giorno per giorno, con il mio team: il manager Cristian Gallana, l'etichetta discografica Matilde Dischi di Davide Maggioni, produttore artistico del progetto Luca Chiaravalli».