ROVIGO - Fa incontrare le sacre scritture e crea occasioni di confronto il Festival Biblico, giunto alla sesta edizione a Rovigo e alla 15ª in Veneto. Da venerdì 17 a domenica 19 maggio, offrirà alla comunità polesana gratuitamente venti eventi e i 17 spettacoli di “Urbe in arte - La città diventa teatro” che nel giorno conclusivo, dalle 19.30 alle 23, animeranno piazze e vie del centro storico con musica, teatro, storie di generazioni e della città.
Quest’anno il tema della manifestazione è la “polis”, e si discuterà quindi su città, cittadinanza e paesaggio. Il tema ha riverbero nelle vicine elezioni amministrative ed europee, come ha sottolineato anche il vescovo Pierantonio Pavanello nella conferenza stampa che ieri, a palazzo Nodari, ha presentato il Festival. «Il tema polis cade alla vigilia di una tornata elettorale molto importante, e il tema - ha ricordato il vescovo - importa perché abbiamo bisogno di una visione di città da maturare insieme, per rendere Rovigo più umana e vivibile, e capace di svolgere il ruolo che le compete nel territorio».
Assieme al presule sono intervenuti il presidente della Fondazione per lo sviluppo del Polesine Virgilio Santato, e Fausto Merchiori e Luigi Costato per le fondazioni Cariparo e Banca del Monte di Rovigo, che sostengono insieme agli sponsor la manifestazione, promossa da diocesi di Vicenza e società San Paolo. Daniele Pavarin, coordinatore del Festival Biblico Rovigo, e Fiorenzo Scaranello del Comitato del Festival hanno presentato il programma. Quest’anno intorno alla rassegna «è cresciuta una comunità», secondo le parole del vescovo Pierantonio: il tema della polis, infatti, ha ispirato il Festival a passare da “vetrina di eventi” a luogo dove pensare insieme. Per questo sono stati attivati cinque laboratori (biblico, politico, sociale, artistico e giovani) all’interno dei quali più di sessanta realtà del territorio, tra gruppi e associazioni, partecipano a ideare incontri e proposte culturali.
Venerdì 17 maggio l’anteprima della rassegna sarà in Pescheria nuova con la presentazione, alle 10, del progetto di arte urbana “Love difference”. Anche il Mercatino dei ragazzi, dietro la chiesa di San Pio X a partire dalle 14 di sabato 18, si prolungherà fino al termine del Festival. L’apertura della rassegna, alle 15 in piazza Matteotti, sarà affidata ai giovani assieme all’artista Luca Vallese, e sarà seguita dalla mostra fotografica “Diventi cittadino quando hai una storia da raccontare” alle 15.45 nella piazzetta in Corso del Popolo, a fianco dell’ex palazzo Enel, intitolata al laico cattolico Alberto Marvelli. Le confererenze inizieranno al Palabiblico in piazza Garibaldi con il filosofo Vittorio Possenti alle 16.30, e poi alle 18.00 con il confronto tra l’arcivescovo metropolita di Bologna Matteo Maria Zuppi e l’economista Gilberto Muraro. Sempre il Palabiblico ospiterà alle 21.15 lo spettacolo “Storie di ordinaria cittadinanza”.
Il programma del festival, disponibile online nel sito www.festivalbiblico.it, prevede tra gli eventi di sabato 18, alle 9 al teatro don Bosco l’incontro tra lo scrittore Guido Marangoni e la Consulta provinciale degli studenti, alle 11.30 al Palabiblico la conferenza con Pietro Del Soldà e Anna Maria Lorusso, e sempre al Palabiblico alle 18 il confronto tra i registi Andrea Segre e Francesco Bruni sul tema “Il cinema per il bene comune”. Il sabato si concluderà con lo spettacolo “Tutta mia la città”, dalle 21 in piazza Vittorio Emanuele con i Tanto par ridare, Guido Marangoni e i Grace N kaos.
Domenica 19 ai momenti di preghiera, alle 100 nella chiesa evangelica battista di via Curiel e alle 11.30 in Duomo con la Missa brevis di Jacob De Haan eseguita dall’Orchestra di fiati del Venezze, Coro polifonico Melos e Coro Venezze Consort, seguiranno le conferenze al Palabiblico con la scrittrice Nicoletta Ferrara (alle 15.30), l’architetto Guendalina Salimei (17) e la filosofa Donatella di Cesare (18.30).
Ultimo aggiornamento: 12:53
© RIPRODUZIONE RISERVATA Quest’anno il tema della manifestazione è la “polis”, e si discuterà quindi su città, cittadinanza e paesaggio. Il tema ha riverbero nelle vicine elezioni amministrative ed europee, come ha sottolineato anche il vescovo Pierantonio Pavanello nella conferenza stampa che ieri, a palazzo Nodari, ha presentato il Festival. «Il tema polis cade alla vigilia di una tornata elettorale molto importante, e il tema - ha ricordato il vescovo - importa perché abbiamo bisogno di una visione di città da maturare insieme, per rendere Rovigo più umana e vivibile, e capace di svolgere il ruolo che le compete nel territorio».
Assieme al presule sono intervenuti il presidente della Fondazione per lo sviluppo del Polesine Virgilio Santato, e Fausto Merchiori e Luigi Costato per le fondazioni Cariparo e Banca del Monte di Rovigo, che sostengono insieme agli sponsor la manifestazione, promossa da diocesi di Vicenza e società San Paolo. Daniele Pavarin, coordinatore del Festival Biblico Rovigo, e Fiorenzo Scaranello del Comitato del Festival hanno presentato il programma. Quest’anno intorno alla rassegna «è cresciuta una comunità», secondo le parole del vescovo Pierantonio: il tema della polis, infatti, ha ispirato il Festival a passare da “vetrina di eventi” a luogo dove pensare insieme. Per questo sono stati attivati cinque laboratori (biblico, politico, sociale, artistico e giovani) all’interno dei quali più di sessanta realtà del territorio, tra gruppi e associazioni, partecipano a ideare incontri e proposte culturali.
Venerdì 17 maggio l’anteprima della rassegna sarà in Pescheria nuova con la presentazione, alle 10, del progetto di arte urbana “Love difference”. Anche il Mercatino dei ragazzi, dietro la chiesa di San Pio X a partire dalle 14 di sabato 18, si prolungherà fino al termine del Festival. L’apertura della rassegna, alle 15 in piazza Matteotti, sarà affidata ai giovani assieme all’artista Luca Vallese, e sarà seguita dalla mostra fotografica “Diventi cittadino quando hai una storia da raccontare” alle 15.45 nella piazzetta in Corso del Popolo, a fianco dell’ex palazzo Enel, intitolata al laico cattolico Alberto Marvelli. Le confererenze inizieranno al Palabiblico in piazza Garibaldi con il filosofo Vittorio Possenti alle 16.30, e poi alle 18.00 con il confronto tra l’arcivescovo metropolita di Bologna Matteo Maria Zuppi e l’economista Gilberto Muraro. Sempre il Palabiblico ospiterà alle 21.15 lo spettacolo “Storie di ordinaria cittadinanza”.
Il programma del festival, disponibile online nel sito www.festivalbiblico.it, prevede tra gli eventi di sabato 18, alle 9 al teatro don Bosco l’incontro tra lo scrittore Guido Marangoni e la Consulta provinciale degli studenti, alle 11.30 al Palabiblico la conferenza con Pietro Del Soldà e Anna Maria Lorusso, e sempre al Palabiblico alle 18 il confronto tra i registi Andrea Segre e Francesco Bruni sul tema “Il cinema per il bene comune”. Il sabato si concluderà con lo spettacolo “Tutta mia la città”, dalle 21 in piazza Vittorio Emanuele con i Tanto par ridare, Guido Marangoni e i Grace N kaos.
Domenica 19 ai momenti di preghiera, alle 100 nella chiesa evangelica battista di via Curiel e alle 11.30 in Duomo con la Missa brevis di Jacob De Haan eseguita dall’Orchestra di fiati del Venezze, Coro polifonico Melos e Coro Venezze Consort, seguiranno le conferenze al Palabiblico con la scrittrice Nicoletta Ferrara (alle 15.30), l’architetto Guendalina Salimei (17) e la filosofa Donatella di Cesare (18.30).
