Outlet Village al capolinea, dichiarato il fallimento

Giovedì 29 Ottobre 2020 di Jacopo Cavallini
FALLIMENTO L'Outlet di Occhiobello non è mai decollato nonostante il passaggio per più mani

OCCHIOBELLO - Epilogo triste, ma inevitabile, per una struttura che non ha mai veramente decollato. L’Occhiobello Outlet Village è ufficialmente fallito come conferma il sindaco Sondra Coizzi dopo la sentenza di fallimento di Costruzioni Generali Italia srl e Occhiobello Outlet Village srl. 
«C’è grande rammarico - commenta il primo cittadino - ogni volta che l’economia del nostro territorio subisce un contraccolpo, per tutte le conseguenze occupazionali e sociali che ciò comporta». La vera domanda ora è che ne sarà della struttura. Nelle scorse settimane si era fatta la strada la possibilità di trasformarla in una Rsa, una sorta di cittadella sanitaria per anziani. Ora che è sopraggiunto il fallimento, però, i tempi potrebbero allungarsi: «I potenziali investitori - conferma la sindaca - non si sono tirati indietro, ma ora siamo di fronte a un fallimento, non più a un semplice passaggio di proprietà e, conoscendo i tempi della burocrazia italiana, c’è il rischio che possa saltare tutto. L’interesse a investire c’è, ma è cambiato lo scenario e dobbiamo aspettare. La speranza è che si acquisiscano in fretta tutti gli elementi per mettere la parola fine a questa vicenda e poter voltare pagina». 
PROGETTO FALLITO
L’outlet di Occhiobello non è mai pienamente decollato e per oltre dieci anni è stato oggetto di ricorsi e battaglie legali: lo stesso Comune risulta tra i creditori della gestione del polo commerciale in base a convenzioni siglate negli anni scorsi. La possibile riconversione in una cittadella sanitaria aveva destato più di qualche perplessità, specie nel gruppo di minoranza Occhiobello per te, visto che a una manciata di chilometri prosegue nel suo ampliamento la Casa di Cura di Santa Maria Maddalena, ormai diventata un vero e proprio punto di riferimento per il territorio. 
Il sindaco Coizzi però non demorde: «Andranno valutate le esigenze del nuovo contesto urbano ed economico, molto cambiate nel tempo e su questa realtà proporre una riconversione della struttura che conserva un grandissimo potenziale per la collocazione strategica e per il fatto di essere una costruzione giovane». 
La chiusura definitiva dell’outlet era avvenuta il 7 agosto, quando venne pubblicata nel portale dei fallimenti del tribunale di Rovigo la procedura formale che aveva individuato in Nicola Rizzo il commissario e in Elisa Romagnoli il giudice delegato, in relazione alla richiesta di concordato con riserva. In questi anni le voci sono state tante: aperture, chiusure, rilanci. In realtà il progetto outlet non è mai decollato: pochissimi negozi aperti, appeal bassissimo malgrado la vicinanza al casello dell’A13. Il rischio vero è possa rimanere una cattedrale nel deserto. I negozianti vogliono sperare che non sia finita. «Con la chiusura dell’outlet ad agosto, anche il nostro bar aveva abbassato le saracinesche - dichiara la titolare della Maison Group, Laura Genesini -. Nel caso andasse in porto la riconversione in cittadella sanitaria, saremo pronti, nel caso ce lo chiedessero, a ripartire con tutte le nostre forze».
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Ultimo aggiornamento: 31 Ottobre, 11:15 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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