San Bellino protagonista delle Giornate Fai di primavera: visite a Ca' Moro, al Molino Sbam e alle Vetrerie Tomanin

Mercoledì 23 Marzo 2022 di Daniela Malin
Villa Ca’ Moro, a circa 4 chilometri dal centro abitato, in località Bressane

SAN BELLINO - Le trenta primavere del Fai verranno festeggiate sabato e domenica a San Bellino con tre importanti visite, con un weekend «per riconnetterci alla storia e alla cultura del Polesine». Questo quanto espresso nella conferenza per spiegarne luoghi e motivazioni. Le giornate Fai di primavera sono l’appuntamento a cui punta la Fondazione, oltre che il momento principale per la raccolta fondi. Grazie a un contributo di 3 euro, la Fondazione può continuare a mantenere aperti e perseguire i propri obiettivi. La delegazione Fai, come istituzione della Repubblica, ha presentato al Palazzo della Provincia le giornate. Per San Bellino erano presenti l’assessore al patrimonio culturale Raffaele Campion e la presidente della biblioteca Sara Caraccio.

GLI OBIETTIVI

I luoghi scelti saranno appunto tre: Villa Ca’ Moro, area esterna, a circa 4 chilometri dal centro abitato, in località Bressane; la Vetreria e Palazzo Tomanin con visita al laboratorio e infine le vetrate della Cattedrale di Chartres, al Molino Sbam. Corte Ca’ Moro, di proprietà dal 1975 della famiglia Magagnini, richiederebbe un accurato restauro. Risalente al XVIII secolo, fu costruita per una nobile famiglia veneziana . L’interno non è visitabile per motivi di sicurezza; si tratta di un luogo fermo nel tempo e sono molto visibili nelle facciate i segni della seconda Guerra Mondiale, le crepe di una struttura con un passato ricco di storia che saranno arricchite dai narratori con una carrellata fotografica per meglio descriverne la struttura inagibile dal sisma del 2012. Le Vetrerie Artistiche Tomanin, in Polesine sono molto conosciute e meta di tanti amanti della bella arte, di capolavori che solo delle maestrie sanno creare.

FAMIGLIA TOMANIN

Da oltre trent’anni Sandro Tomanin con i suoi fratelli e collaboratori fanno nascere magnifiche opere d’arte in vetro e sabato ai visitatori sarà possibile vedere non solo lo showroom i cui sono esposti alcuni pezzi di pregio e il palazzo che lo ospita, ma soprattutto il laboratorio in cui il maestro Sandro spiegherà e farà vedere i vari passaggi della lavorazione del vetro. Sempre delle Vetrerie Artistiche Tomanin sono le copie delle vetrate della facciata della Cattedrale di Chartres ospitate all’interno del molino Sbam. Dopo la prima vetrata inizialmente commissionata per la mostra d’arte internazionale che si svolge annualmente a Illegio (Udine) i fratelli vetrai hanno ricreato in modo assolutamente fedele le tre vetrate medioevali principali, completando l’intera genealogia di Gesù, realizzando “Il sogno di Jesse”, i re di Israele e tutte le figure dei profeti. Tutte le vetrate sono realizzate a mano; legate a piombo e dipinte con l’antica tecnica della “Grisaglia”, rispettando in maniera fedele i dettami dei maestri medioevali. Le vetrate della Cattedrale di Chartres sono penalizzate dal degrado naturale, dall’inquinamento e dall’altezza in cui si trovano. Al mulino Sbam si potranno guardare nei minimi dettagli, leggendone la storia, scorgendone l’elemento fondamentale che è il colore e la luce.
La luce “darà modo di mutare la vetrata ad ogni ora del giorno, di riposare di notte e risvegliarsi al mattino”. “Lucem tuam da nobis Deus. Dacci la tua luce o Signore” è il motto della corporazione dei maestri vetrai e la visita farà emergere sensazioni e riflessioni che solo mettendosi di fronte, opere come queste vetrate possono suscitare per la tanta bellezza. Gli orari di apertura per sabato e domenica saranno dalle 10 alle 12.30 e dalle 14.30 alle18.30. Sul sito del Fai si troveranno altre precisazioni e indicazioni.

Ultimo aggiornamento: 24 Marzo, 07:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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