Fabio, street artist e madonnaro, con i gessetti lotta per la pace in Ucraina

Domenica 23 Ottobre 2022 di Marco Scarazzatti
Il disegno realizzato in Germania, ispirato a Masha la protagonista di un noto cartone animato russo.

ROVIGO -  Grazie alle sue opere Fabio Maria Fedele, street artist e madonnaro polesano, sta spopolando. 48 anni, residente a Villanova del Ghebbo, Fedele fin dalla giovanissima età ha dimostrato di essere nato per fare l’artista. A scuola realizzava disegni così particolari che attiravano l’attenzione degli insegnanti. Fabio Maria ha due lauree specialistiche, in Storia e conservazione dei Beni architettonici e ambientali e Architettura, entrambe conseguite allo Iuav di Venezia.

Ha iniziato a lavorare come street artist nel 1993, dal 2003 in modo professionale. Nel 2006 ha cominciato a realizzare opere di Pavimental art in 3d, diventando il primo artista italiano ad adottare questa tecnica. Ha raggiunto i massimi titoli artistici nel campo della street artist in Italia, quali “Maestro Madonnaro” in Grazie di Curtatone e “Magister Madomnaris” a Nocera Superiore. Ha partecipato a trasmissioni televisive e documentari, ad opere collettive di livello internazionale; è entrato nel Guiness dei primati in un collettivo a Venice Beach, in Florida nel 2014. Nel 2017 ha progettato e coordinato il più grande 3D pavimentale realizzato in Italia (570 mq.), proponendo per la prima volta street art a scopo monumentale, realizzando appunto un monumento pubblico. Tiene anche laboratori di arte madonnara. 

GESSETTI, MATITE, ACRILICI

«Opero sul figurativo-realistico (anatomie, prospettive, elementi architettonici, animali, piante) - spiega Fabio Maria Fedele - con una propensione anche alla decorazione, in particolare alla decorazione in stile Art nouveau. Realizzo opere anamorfiche, su varie superfici. Lavoro quasi esclusivamente su opere originali di mia progettazione, o in caso di lavori collettivi comunque preferibilmente su progetti non derivati. Le mie tecniche preferite sono il disegno a matita monocromatica e il disegno a china al tratto, entrambe a volte colorate ad acquerelli o a pastelli. Come streetartist, oltre al gessetto, uso spesso la pittura ad acrilico o con colori per muri, sia per dipinti di piccole che di grandi dimensioni, e sia in opere pavimentali orizzontali che verticali come i murales». 
Parallelamente alla street art, lavora come architetto in ambito museografico, all’insegna di una concezione multidisciplinare dell’arte, che unisce i molteplici aspetti della nostra società (storia, religione, sociologia), con quelli che l’arte può esprimere (creatività, didattica, fascinazione). «Mi occupo di ricostruzioni artistiche per siti archeologici, lavorando spesso con Soprintendenze archeologiche, realizzando anche l’apparato grafico di musei. Collaboro con pubblicazioni scientifiche in ambito archeologico, realizzo scritti di storia dell’arte. Tra le mie attività c’è stata anche quella di copertinista per la rivista “Magia”».

CONTRO LA VIOLENZA 

Tra le sue opere più recenti vi sono due hanno particolarmente colpito critica e pubblico. “La mente confortata dalla ragione”, 4 per 4 metri, tempera su pietra, realizzata realizzata a Tolone (Francia) in occasione del 10. Streetart Festival. Il lavoro rappresenta in alto a sinistra il Covid-19 e in alto a destra una bomba nucleare. “Masha e Putin” a Wilhelmshaven (Germania), 5 x 3 metri, gesso su pietra: realizzata in occasione del locale Streetart Festival. «Masha è la protagonista di un cartone animato russo molto famoso in tutto il mondo - spiega Fedele - L’ho disegnata come simbolo della Russia democratica, che non approva la Russia dittatoriale di Putin, e per questo ne strappa una foto. Non è un dipinto contro la Russia o il suo popolo, ma contro un’ideologia dittatoriale violenta ed aggressiva».
 

Ultimo aggiornamento: 24 Ottobre, 11:03 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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