ROVIGO La sanità polesana ha messo le ali, perché sempre maggiore è il ricorso agli elicotteri per i soccorsi di emergenza. Da gennaio a marzo l’elisoccorso del 118 è intervenuto in Polesine ben 46 volte. Un numero decisamente alto, se si considera che nel corso dell’intero 2021 gli interventi erano stati 54 in tutto. Ora, la rete dell’Emergenza e urgenza dell’Ulss Polesana cresce e si sviluppa con l’aumento del numero di piazzole dedicate all’elisoccorso nel territorio polesano, con il numero totale che passa da 9 a 22.
TERRITORIO COMPLESSO
La realizzazione delle nuove piazzole permetterà un incremento nell’uso di questa modalità di soccorso che soprattutto per un territorio come il Polesine, che si estende da est a ovest per quasi 130 chilometri e che ha, soprattutto nel Delta, una rete stradale frastagliata e non certo delle migliori per un trasporto d’urgenza in ambulanza. In più di una circostanza, quindi, l’elicottero si può rivelare decisivo per un intervento rapido in luoghi remoti e soprattutto, per il più veloce trasporto di pazienti gravi nei centri ospedalieri più adeguati al ricovero.
I LUOGHI
Capofila dell’importante progettualità, che cambierà il volto degli interventi di soccorso lungo Adige e Po, sottolinea l’Ulss Polesana, è la Centrale operativa Urgenza emergenza Suem 118, diretta dal dottor Andrea Paoli. Entro la fine dell’anno, saranno attivate, oltre alle nove piazzole già presenti ad Adria, Rovigo, Albarella, Boccasette, Barricata, Rosolina Mare, Trecenta, Porto Viro e Occhiobello, 13 nuove aree di atterraggio e manovra attive 24 ore su 24. In particolare, le nuove piazzole sorgeranno a Bergantino, Castelmassa, Ficarolo, Lusia, Badia Polesine, Villamarzana, Polesella, Villadose, San Martino di Venezze, Ariano nel Polesine e a Porto Tolle a Ca’ Tiepolo e in località Bacucco.
IL DIRETTORE GENERALE
«Le caratteristiche del territorio polesano - rimarca il direttore generale dell’Ulss 5 Patrizia Simionato - impongono la presenza capillare di punti di soccorso ed emergenza. In tale direzione va l’impegno dell’Unità operativa complessa Suem 118. L’obiettivo è potenziare gli snodi in cui portare soccorso in situazioni delicate ed emergenziali, infatti le piazzole da nove, di un anno, fa diverranno ventidue».
IL RESPONSABILE DEL SUEM
Il direttore del Suem Paoli sottolinea come «grazie a questa progettualità, si consolida l’attività diurna e notturna dell’elisoccorso in tutta la provincia di Rovigo, in modo da avere un servizio fondamentale per soccorrere e trasportare nella maniera più tempestiva ed efficace possibile le persone coinvolte in emergenze. Il servizio, infatti, garantisce non solo il prelievo e il trasporto del paziente dal territorio all’ospedale, ma se necessario, verso un centro di livello superiore, con atterraggio anche di notte nelle piazzole individuate nel nostro territorio».
I NUMERI
Dal primo gennaio di quest’anno al 31 maggio scorso, dei 46 interventi in Polesine dell’elisoccorso, 29 sono stati interventi primari e 15 secondari. Due sono stati eseguiti di notte, con l’elisoccorso levatosi in volo dalla base di Treviso. Territorialmente è stata coperta tutta l’estensione provinciale, dal Delta del Po alle porte di Mantova, con un soccorso anche a Sermide.