Addio Elios Andreini, colonna politica della sinistra del Polesine

Venerdì 10 Giugno 2022 di Francesco Campi, Guido Fraccon
Elios Andreini è mancato a 81 anni

ROVIGO - La sua morte porta via un pezzo di storia politica del Polesine: Elios Andreini si è spento alle prime ore di ieri, a 81 anni, all'ospedale Santa Maria Regina degli Angeli di Adria, dove era ricoverato da alcuni giorni. Una colonna della Sinistra che aveva origini romagnole, era approdato e aveva messo radici ad Adria dopo aver vinto una cattedra nel 1968. Come insegnante di lettere e come politico ha saputo essere un vero maestro, offrendo un esempio di coerenza e di capacità di dialogo che viene riconosciuta con sincera stima anche da quanti si sono sempre trovati su fronti opposti al suo. Perché Andreini è sempre stato comunista.

Ed è rimasto un uomo del secolo scorso, una figura d'altri tempi. Con il suo sguardo penetrante e il sorriso abbozzato sapeva ascoltare, muovendo fra la labbra il suo onnipresente sigaro, prima ancora che esporre in modo chiaro e convincente le proprie argomentazioni.

LA CARRIERA

Era nato a Bagnacavallo, in provincia di Ravenna, l'otto settembre 1940 ed era stato per due legislature senatore della Repubblica nelle fila dell'allora Pci. La sua esperienza politica romana, nella decima e undicesima legislatura, iniziò il 9 luglio 1987 e si concluse il 14 aprile 1994. Fece parte della Commissione permanente per il territorio, l'ambiente e i beni ambientali. In mezzo, la transizione da Pci a Pds. E del Pci, poi del Pds e infine dei Ds è stato segretario provinciale, oltre a ricoprire il ruolo di capogruppo dei Democratici di sinistra nel consiglio provinciale di Rovigo. Andreini lascia la moglie Diana e la figlia Petra e per sua espressa volontà, non ci sarà alcuna cerimonia funebre: la salma sarà avviata alla cremazione. Amante delle buona tavola, con il suo immancabile sigaro, con la battuta sempre pronta, dotato di una sottile ironia, Andreini ha contrassegnato un'epoca in cui la politica veniva fatta per la gente e tra la gente. Con la sua capacità dialettica ha lasciato un grande ricordo anche fra i suoi tanti ex alunni che lo hanno avuto come docente di lettere. Ricca anche la sua attività di ricerca storica: ha curato da solo, con Andrea Rossi e Gianni Sparapan, la pubblicazione di diversi saggi storici inerenti la storia della Resistenza in Polesine, tra i quali La repressione antipartigiana nell'estate del 1944: i fatti di Villamarzana, Villamarzana, cinquant'anni dopo, Per il tribunale militare di Padova. Tra le sue opere I mitici albori del Polesine Sabaudo, La destra storica al governo del Polesine (1869-1877) e Crimini e storia tra Po e Adige.

I RICORDI

Fu vicesindaco di Adria nella prima giunta di sinistra, guidata dall'allora sindaco Valerio Cavallari, esecutivo che vide il debutto in politica di un giovane Sandro Gino Spinello. «Era - lo ricorda Spinello - un personaggio enorme, il classico intellettuale organico. Fu un novità politica per la nostra comunità e straordinario per Adria. Grazie anche a lui iniziò il periodo delle prime giunte di sinistra, con l'appoggio esterno dei liberali. A quei tempi Adria era un laboratorio politico. Andreini è stato un grande dirigente politico. Anche ultimamente ha cercato di far prevalere la sua visione etica. È stato inoltre il padre della legge sul Parco del Delta. Con la sua morte, il Polesine ha perso una grande personaggio». «Se ne è andato uno dei politici più fini e influenti che la nostra città abbia espresso - sottolinea Lamberto Cavallari, figlio dell'ex sindaco Valerio - un uomo dotato di grande intelligenza, in grado di rendere semplice ogni ragionamento. Faccio fatica a parlare del personaggio politico perché da sempre Elios è stato parte della mia famiglia grazie alla grande amicizia che lo legava a mio padre. I miei pensieri oggi vanno all'amico che per me è stato, un riferimento importante soprattutto dopo la scomparsa di papà. Oggi mi piace ricordarlo così, mentre discute con papà. Le mie condoglianze e il mio affetto a Diana e Petra. Ciao Deo, ovunque tu stia andando, fai buon viaggio».

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