Il Pd sceglie i cinque nomi in corsa, in prima fila Graziano Azzalin e Diego Crivellari

Mercoledì 1 Luglio 2020 di Alberto Lucchin
Diego Crivellari e Graziano Azzalin sono i due maggiori fidanti del Pd polesano alle Regionali
ROVIGO - Il Partito Democratico gioca la cinquina per le Regionali: Diego Crivellari, Graziano Azzalin, Maria Laura Tessarin, Gessica Ferrari e Lorenzo Murciano. Questi i cinque nomi che l’assemblea provinciale ha nominato lunedì sera nella lunga seduta in Gran Guardia. Un evento a partecipazione limitata a causa delle restrizioni anti-Covid, ma che ha comunque visto arrivare nel capoluogo i vertici dei circoli di tutta la provincia, da Melara a Porto Tolle. Sulla cinquina c’è stato il voto unanime e ora sarà inoltrata alla segreteria regionale, completando la lunga lista dei candidati che tireranno la corsa alla presidenza di Arturo Lorenzoni. L’alfiere del centrosinistra sarà lo sfidante del presidente uscente Luca Zaia e incarna l’anima “civica” dello schieramento.

PARTITO “CIVICO”
Il segretario provinciale del Pd Giuseppe Traniello Gradassi, proprio su questo dualismo tra partitismo e civismo che poco piace a una parte dei dem, ha incentrato la sua relazione sull’importanza dell’unitarietà del partito: «Sarà una campagna elettorale che, viste le condizioni sanitarie-sociali e una legge elettorale regionale che tende a ridurre gli spazi rappresentativi per le province meno popolate, per il nostro partito sarà sicuramente diversa e impegnativa. Il candidato Lorenzoni è l’espressione di un civismo ormai quasi superato come movimento, proprio come stanno sparendo le Sardine. Non devo ricordarvi io la necessità di un successo, del raggiungimento di un ottimo risultato in percentuale superiore rispetto alle altre province venete e, quindi, la necessità che questa provincia abbia una rappresentanza del Pd a livello regionale, vista anche la mancanza di una rappresentanza parlamentare, in un centrosinistra ancora immaturo per essere rappresentato da altre componenti. Diventa così indispensabile, che il partito si presenti unito, compatto, impegnato non solo nella presentazione delle candidature, nella campagna elettorale stessa che anche se non ufficialmente dobbiamo affrontare da subito, tenendo ben presente le nostre caratteristiche e peculiarità che dovranno essere presentate con fortissima passione e convinzione».

I CANDIDATI
Al di là dell’unità auspicata dal segretario Traniello, indiscutibilmente saranno due i nomi forti della cinquina. Azzalin, 61 anni, ha appena concluso dieci anni di mandato a Palazzo Balbi e cerca una terza opportunità: «È una sfida molto dura quella che si apre di fronte allo strapotere leghista, ma come dimostra la trascuratezza mostrata a più riprese da Venezia nei confronti del Polesine, ritenuto un’inutile periferia, credo che il ruolo dell’opposizione sia fondamentale. È per questo che nonostante le difficoltà mi sono messo al servizio del Pd polesano che non senza un giusto confronto, ha ritenuto opportuno, con una significativa indicazione unitaria, che fossi ancora presente». Diego Crivellari è l’altro candidato di spicco di questa competizione elettorale, dopo essere stato deputato tra il 2013 e il 2018: «Ritengo sia importante, anche nella nostra provincia, costruire una vera alternativa di centrosinistra e non lasciare il campo al sovranismo. Penso che il Polesine debba avere una rappresentanza forte e qualificata a Venezia, capace di relazionarsi con il territorio, di portare idee nuove senza complessi di inferiorità. Credo di poter portare un buon equilibrio tra esperienza e innovazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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