Elezioni amministrative 2023, a Rovigo affluenza in calo. Malumori e tensioni in alcuni seggi

Lunedì 15 Maggio 2023 di Francesco Campi
Elezioni amministrative 2023, a Rovigo affluenza in calo. Malumori e tensioni in alcuni seggi

ROVIGO - Affluenza in calo anche in Polesine, nei quattro comuni al voto, anche se cinque anni fa il voto era stato in una giornata singola.

Particolarmente delicato era il dato di Villamarzana, visto che qui l'astensione rappresentava l'unico sfidante del candidato unico Daniele Menon, vicesindaco uscente. Alle 19 aveva votato solo il 34,25%, ma alle 23 è stata superata la soglia del 40%, necessaria per la validità dell'elezione, quindi di fatto anche a urne chiuse già si sa che Menon è il nuovo sindaco di Villamarzana. Ma un brivido c'è stato, se si pensa che nel 2021, quando poi votò il 60,99% degli elettori, perché in quel caso si votava sempre su due giorni, alle 23 della domenica aveva votato il 48,31%, mentre ieri sera il appena 41,05.


NOTEVOLE CALO
In attesa di conoscere quali saranno le affluenze di oggi, visto che le urne saranno aperte fino alle 15, ieri sera l'affluenza a Trecenta si è fermata al 36,70 rispetto al 57,45 finale del 2018. Numeri decisamente più alti ad Adria, con un'affluenza alle 23 di ieri del 47,73%, rispetto al 57,19% finale del 2018, la sfida centrale di questa tornata elettorale in Polesine, sia per l'importanza di Adria, sia per l'equilibrio fra i quattro sfidanti, potenzialmente tutti in grado di raggiungere il ballottaggio. Non a caso, quella di ieri è stata nella "città etrusca" una giornata di voto segnata da qualche momento di tensione, soprattutto per la presenza di gruppi di sostenitori con segni distintivi come magliette e cappellini dei candidati in prossimità di alcuni seggi.


I MALUMORI
Questo ha creato qualche malumore, tanto che nella serata è stata anche diffusa una comunicazione riferita alla Prefettura nella quale si è rimarcato come i rappresentanti di lista siano autorizzati a portare un bracciale o un altro distintivo con il simbolo della lista che rappresentano, ma solo all'interno del seggio. Altro motivo di discussione, ovviamente sottotraccia visto il silenzio elettorale, il fatto che uno dei candidati, di fronte ad alcun suoi cartelloni che a causa della pioggia si erano scollati e penzolavano sulle plance, avesse manifestato l'intenzione di tirarli su e incollarli nuovamente. Altra condotta delicata, visto che la legge elettorale vieta nuove affissioni nel giorno della votazione. L'affluenza più alta alle 23 di ieri si è tuttavia registrata a Porto Tolle, dove già oltre la metà dei cittadini hanno già votato, il 51,65%. Vero è che anche cinque anni fa il numero dei votanti era stato sopra la medi, con un'affluenza finale del 64,32%.

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