Pizza e coca, sgominata la banda che riforniva i locali rodigini di droga

La Mobile ha ricostruito la rete che ha portato al fornitore nel Veronese. Coinvolte altre tre persone

Sabato 17 Settembre 2022 di Francesco Campi
Pizzeria La Rotonda a Rovigo

ROVIGO - Altri due arresti e il sequestro di 70 grammi di hashish, circa 25 grammi di eroina e quasi 2 chili di cocaina nell’ambito delle ulteriori indagini sul giro di “pizza e coca”, venuto alla luce dopo una soffiata che nei mesi scorsi, fra marzo e maggio, aveva già portato all’arresto dei titolari di tre locali a Rovigo, Adria e Polesella. Ora gli inquirenti sono arrivati a chiudere il cerchio sul giro di spaccio individuando la persona ritenuta essere il “fornitore” dei tre esercizi pubblici, nei quali la cocaina veniva nascosta e conservata per essere poi venduta al dettaglio.

Il blitz

Il blitz, che ha visto impegnati, nella fase esecutiva, oltre 40 poliziotti, tra cui cinofili delle Questure di Bologna e Firenze e il Reparto Prevenzione Crimine di Padova, è scattato lo scorso 9 settembre, quando la polizia ha dato esecuzione a sei misure cautelari e nove perquisizioni disposte dalla Procura di Rovigo sulla base degli esiti dell’articolata attività di indagine della Squadra mobile.

I tre locali che erano finiti al centro dell’indagine sono la pizzeria La Rotonda di Rovigo, la Ostaria La Vidara di Mazzorno Sinistro e la pizzeria Il Porticciolo 7 moli di Polesella.

L'esposto anonimo

A dare il via alle indagini, un esposto anonimo arrivato a novembre. Da allora, con appostamenti e osservazioni, sono stati trovati i riscontri che hanno portato ai primi sequestri di droga e ai primi tre arresti, oltre al provvedimento di chiusura temporanea dei tre locali. Trattandosi di un giro di non poco conto, il sostituto procuratore che ha coordinato le indagini ha sostenuto l’ipotesi investigativa avanzata dagli operatori della Squadra mobile autorizzando attività tecnica di supporto, ovvero le intercettazioni. Grazie a questo, sottolinea la Questura, le indagini sono riuscite a ricostruire, nel corso del tempo, una fiorente attività di spaccio al vertice ed è stato individuato un soggetto, già noto alle forze dell’ordine, di origini albanesi, per il quale, considerata la quantità di cessioni contestate, è stata applicata la misura cautelare del carcere. L’uomo, infatti, secondo la ricostruzione accusatoria, con frequenza settimanale avrebbe rifornito di circa un etto per volta vari gestori di esercizi commerciali e locali pubblici, oltre ad alcuni connazionali a loro volta impegnati nello spaccio al dettaglio. Ed è proprio un altro cittadino albanese, residente nel Veronese, l’altro arrestato. Al momento della notifica della misura degli arresti domiciliari, per un “rifornimento di emergenza” di un locale, dimostrando un’immediata disponibilità di droga ed evidenziando così un profilo criminale di rilievo, anche in virtù dei precedenti specifici a suo carico, durante la perquisizione domiciliare, nel garage e nella sua abitazione sono stati trovati i due chili di cocaina e gli altri stupefacenti, per un valore complessivo stimato fra i 60 e i 200mila euro, facendo quindi scattare l’arresto in flagranza con accompagnamento nella case circondariale di Verona.

Chi altro è coinvolto

Tra i destinatari di misura cautelare, in questo caso l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, anche un settantenne italiano, residente in Basso Polesine, che si sarebbe prestato in più occasioni a svolgere un ruolo di trasportatore e intermediario nel traffico della droga, un ragazzo brasiliano coinvolto nello spaccio al dettaglio per conto di uno dei ristoratori, e un altro cittadino albanese, che è accusato di essersi occupato dello spaccio al dettaglio nella zona di Villadose. Nel corso del blitz e delle nove perquisizioni, oltre alla droga trovata a casa dell’uomo finito in carcere a Verona, sono stati sequestrati novemila euro in contanti ritenuti frutto dell’attività di spaccio e vari bilancini di precisione che sarebbero stati a loro volta “strumenti di lavoro” degli spacciatori.

Ultimo aggiornamento: 10:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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