Doppio tentato omicidio a Porto Viro, il marito: «Pensavo di averla uccisa»

Mercoledì 22 Giugno 2022 di Francesco Campi
Il luogo del delitto

PORTO VIRO - È stata dimessa la donna aggredita dal marito, che ha tentato di strangolarla e l'ha poi lasciata a terra priva di sensi. Lui pensava di averla uccisa.

Questo almeno avrebbe detto, subito dopo, in uno stato di evidente agitazione emotiva, a degli amici, rimasti sconvolti dalle sue parole. Ed avrebbe telefonato anche alla figlia per dirle di non tornare a casa che era successa una brutta cosa. Fortunatamente, la donna non ha riportato lesioni significative e dopo essere stata tenuta un giorno in osservazione all'ospedale di Rovigo, è stata dimessa.

L'imprenditore resta grave

Ben più grave il quadro clinico dell'altra persona aggredita, il 74enne proprietario di un'importante azienda agricolo-valliva, che si trova ancora ricoverato in prognosi riservata. I colpi sferrati nei suoi confronti sono stati di una violenza inaudita: prima due pugni al volto, poi quando si è accasciato a terra, una raffica di calci, sul corpo e alla testa. Colpi brutali e micidiali, sferrati calzando un paio di anfibi. Il 51enne aggressore si trova in carcere con l'accusa di doppio tentato omicidio. Ancora non si è tenuto l'interrogatorio di garanzia, che lo vedrà chiamato a rispondere alle domande del giudice per le indagini preliminari per capire meglio cosa sia successo ed il perché della sua esplosione di furia incontrollabile. Non è da escludere che la difesa possa chiedere che venga eseguita una perizia psichiatrica per valutare la sua capacità d'intendere e volere.

Proseguono le indagini

Delle indagini si stanno occupando i carabinieridi Porto Viro, che sono intervenuti pochi istanti dopo l'aggressione, riuscendo poi ad individuare il 51enne ed a bloccarlo, dopo che già si era scagliato anche contro la moglie. Il 51enne, che in questo periodo viene descritto come particolarmente dimagrito e cupo, avrebbe aspettato che il 74enne, nella cui azienda aveva lavorato qualche anno fa, si allontanasse dal Bar All'Orologio, diretto verso la propria macchina, per avvicinarlo e colpirlo a freddo. Per quanto riguarda il profilo dei 51enne, sembra potersi escludere che possa aver agito sotto l'effetto dell'alcol, perché non solo non beveva, ma quando si trovava con gli amici per delle cene o delle grigliate, era solito imporre a tutti di non consumare alcol, se non un goccetto a fine pasto. Per quanto riguarda le modalità dell'aggressione, se da un lato appare strano che calzasse degli anfibi, dall'altro non sembra ipotizzabile che possa aver premeditato il tutto, anche perché chi lo conosce bene sa che è un grande appassionato di coltelli: se davvero avesse pianificato un agguato mortale, sarebbe apparso logico che ne avrebbe portato uno con sé per utilizzarlo. Sul movente dell'aggressione, seppur siano passati anni dall'interruzione del suo rapporto di lavoro con il 74enne, sembra essere la possibile chiave di lettura.

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