ROVIGO - Sono iniziati lunedì i test contro la febbre del Nilo sui donatori che doneranno sangue o emocomponenti nel periodo estivo, e fino all'autunno. Ciò rientra nella normale prevenzione dell'infezione e si affianca alle altre misure di profilassi che l’Ulss 5 mette in campo nella lotta ai vettori del virus e alla sua diffusione. Il West Nile non è un virus normalmente pericoloso, viene trasmesso dalle zanzare ma infetta raramente gli umani. Nei rari casi di infezione in persone sane, come i donatori, è generalmente asintomatico o comporta al massimo una lieve sintomatologia simile all'influenza. Tuttavia può essere trasmesso con la trasfusione e dare invece infezioni più importanti nei pazienti più fragili.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Proprio queste caratteristiche e il fatto di poter albergare in una persona sana che può donare sangue e dare invece una malattia importante in alcuni riceventi più compromessi, ne rendono necessario lo screening nella stagione in cui il virus circola. I test sono iniziati in contemporanea su tutto il Veneto per non creare difformità nella selezione dei donatori e garantire un livello omogeneo di sicurezza.