Polveri sottili. Stop a no-cat ed Euro 3 in tutto il Polesine

Lunedì 17 Settembre 2018 di Nicola Astolfi
Polveri sottili. Stop a no-cat ed Euro 3 in tutto il Polesine
ROVIGO - Arriverà appena una settimana prima della partenza delle nuove misure antismog il Tavolo provinciale che a Rovigo esaminerà le indicazioni stabilite giovedì 6 settembre dal Comitato regionale di tutela e risanamento dell'atmosfera del Veneto. È stato convocato lunedì 24 settembre, infatti, alle 11, nella sala consiliare di Palazzo Celio, il Tavolo tecnico e zonale per programmare anche in Polesine il percorso di azioni a tutela della qualità dell'aria che dovranno essere osservate dal prossimo 1 ottobre.
SINDACI A RACCOLTAI punti all'ordine del giorno sono tre e saranno discussi con il coordinamento dell'Amministrazione provinciale dai 50 sindaci della provincia di Rovigo, dal direttore generale dell'azienda Ulss 5 e dai tecnici dell'Agenzia regionale per la prevenzione e protezione dell'ambiente. Per la prevenzione e la riduzione degli inquinanti nell'aria, il confronto nella sede della Provincia verterà sulla situazione relativa alla qualità dell'aria, poi sui chiarimenti in merito al nuovo accordo di programma per l'adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell'aria nel bacino Padano, e ultimo ma non meno importante, il terzo punto sarà relativo a indirizzi operativi per le azioni a carico dei Comuni.
NUOVI DIVIETILe nuove misure antismog inaspriscono, già dall'1 ottobre, i divieti di circolazione per i veicoli a benzina Euro 0 ed Euro 1 e per i diesel fino alla categoria Euro 3, perché saranno validi nell'intero orario dalle 8.30 alle 18, e perché il divieto di transito nel territorio comunale potrà essere esteso ai diesel Euro 4 dopo quattro giorni consecutivi di superamento del limite delle polveri fini (50 microgrammi per metro cubo d'aria) per la protezione della salute umana. Il nuovo accordo di programma per il bacino Padano ha come soggetti attuatori i Comuni capoluogo e quelli con più di 30 mila abitanti, ma per produrre risultati di miglioramento dell'aria ha bisogno di misure adottate in maniera coordinata e congiunta in modo da prevenire e ridurre le emissioni delle polveri e degli altri inquinanti.
ROVIGO CAPOFILACon il Comune di Rovigo al centro dell'accordo antismog non solo in Polesine perché è il capoluogo, ma perché nessun altro Comune conta più di 30mila abitanti nella fascia della Bassa Veronese, Bassa Padovana e fino al mare, l'assessore alla Mobilità di Rovigo Luigi Paulon, ancora pochi giorni fa, chiamava la Provincia a responsabilizzare, nel tavolo zonale, le amministrazioni locali a partecipare alle iniziative, ricordando che «nel 2017 hanno aderito solo quattro Comuni».
MISURE CONDIVISELa condivisione migliorerà quest'anno, insieme alla qualità dell'aria? Alla domanda se, rispetto alle indicazioni del Comitato regionale sia già stato discusso, con i tecnici, come intervenire in Polesine, il presidente della Provincia Marco Trombini risponde che «se ne parlerà al tavolo tecnico». E aggiunge: «Se tutto il territorio prenderà delle decisioni comuni, allora si possono trovare soluzioni per le questioni aperte. Ed è determinante e indispensabile condividere soluzioni tra province e Regioni».
BACINO PADANOTrombini sottolinea che l'estensione dell'accordo di programma si misura nel bacino Padano. E se l'inquinamento dell'aria nel periodo invernale non è una fiction ma la realtà, tuttavia gli amministratori non possono spiare le abitudini nelle case sull'utilizzo degli impianti di riscaldamento: «Non basta un clic a risolvere tutto, non è il Truman Show».
AGRICOLTURA E RISCALDAMENTOOltre alle misure previste per i veicoli a Rovigo e per gli impianti di riscaldamento, l'ambito di applicazione dell'accordo di programma riguarda l'agricoltura e la combustione di biomassa, come quella delle stufe a pellet sempre più diffuse, con gli amministratori locali chiamati a emettere specifiche ordinanze.
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