Lusia. Un museo interattivo per far volare i diritti dei bambini

Ad ideare questi due spazi, uno coperto e uno all'aperto, è stata l'associazione Follereau Italiana Dirittiamoci

Sabato 11 Marzo 2023 di Marco Scarazzatti
Il Museo internazionale sui diritti dei bambini

ROVIGO - Lungo l'Adige, tra Lusia e Barbona, esistono due luoghi "magici", dedicati ai bambini. Si tratta della Casa degli Aquiloni e del Giardino dei Bambini. Ad ideare questi due spazi, uno coperto e uno all'aperto, è stata l'associazione Follereau Italiana Dirittiamoci, nota anche con la sigla di Afoid, che ha la sede a Monselice.

Il presidente è Antonio Stasolla, pugliese di origine, ma trapiantato in Polesine da diversi anni.

La Casa degli Aquiloni

La Casa degli Aquiloni è stata inaugurata a metà autunno del 2021, si trova in via Ghiaie 6, a Barbona (Pd). Stasolla ha trasformato una vecchia casa di campagna, ristrutturandola completamente. L'annesso verde verrà utilizzato come percorso didattico-esperienziale sui diritti dei bambini. «I bambini che vorranno visitare questo luogo - spiega Antonio Stasolla - impareranno che hanno dei diritti e che questi vanno salvaguardati; e potranno farlo giocando in modo interattivo nel primo Museo internazionale dedicato al bambino, che ospita stanze dedicate al diritto alla pace, al futuro, al cibo, al gioco, alla salute e alla cultura. Inoltre è presente un laboratorio nel quale i piccoli impareranno a costruirsi un aquilone, ricordando Iqbal Masish, il bambino pakistano, schiavo in una fabbrica di tappeti, assassinato nel 1995. La casa è intitolata a Raoul Follereau, poeta e giornalista francese del secolo scorso, che si è battuto contro tutte le ingiustizie ed emarginazioni. La Casa degli Aquiloni è la prima struttura del genere a livello mondiale, dove - oltre ai bambini - adulti, studenti, famiglie, possono visitare stanze tematiche sui vari diritti, stimolati in modo visivo ed acustico, ad interagire con gli stessi diritti, incrementando la loro esperienza nel percorso di visita».

Il Parco dei Diritti

Nella vicina Lusia è stato poi inaugurato il Parco dei Diritti, strettamente collegato al museo di Barbona, realizzato su quattromila metri quadrati, nell'azienda agricola di Cecilia Barison, figura assai sensibile a questo genere di tematiche, che ha voluto mettere a disposizione il terreno per il parco, dove già sono state piantate piante autoctone attraverso il Wwf di Rovigo. Nel giardino si snoda un percorso sui diritti, che non sono ancora stati inseriti nella Convenzione dei Diritti dell'infanzia dell'Onu, quali il diritto al tempo, alla felicità, ai genitori, all'ascolto, al futuro, attraverso tutta una serie di pannelli dedicati, con disegni dei bambini della primaria di Lusia, che ha partecipato a questo importante progetto. «Le scolaresche che visiteranno questo sito, che verrà aperto anche alle famiglie - riprende Stasolla - si relazioneranno attraverso i pannelli che rammentano questi altri diritti e potranno anche seguire lezioni sul campo, tenute da esperti. Il percorso didattico-esperienziale parte con la visita della Casa degli Aquiloni, per poi concludersi in fattoria a Lusia. I bambini potranno anche conoscere come si giocava e come si viveva una volta, assaporando una merenda sana e genuina con prodotti del posto. La finalità è quella di sviluppare le competenze sociali di bambini e famiglie, facendo conoscere anche la realtà economica locale a chilometro zero».

Diritto alla salute

L'associazione Follereau Italiana Dirittiamoci promuove azioni a sostegno dei più deboli, in particolare bambini e anziani. È una realtà senza fine di lucro che intende portare avanti la battaglia a difesa dei diritti dei bambini, cominciata tanti anni addietro con lo slogan "Via le mani dai bambini", con tutta una serie di attività di sensibilizzazione in scuole, Comuni e parrocchie. «Un'altra attività importante è quella di promuovere il diritto alla salute - conclude Antonio Stasolla - un diritto troppo spesso smarrito a causa di un'economia di mercato che chiude servizi essenziali, di una logica di ottimizzazione dei risultati economici che non prevede eccezioni. Non intendiamo sostituirci a realtà già presenti, ma entrare in contatto con loro, in uno spirito di collaborazione reciproca». È intenzione dei volontari di aprire sedi anche fuori regione, dando così all'associazione una portata nazionale. 

Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 09:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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