ROVIGO - Un detenuto italiano nel carcere di Rovigo, che aveva ricevuto la convocazione dal direttore per una recente aggressione a un medico del penitenziario, ha scagliato uno sgabello di legno della camera contro un poliziotto che aveva cercato di convincerlo a seguirlo. Per non essere portato in cella d'isolamento, ha iniziato a scagliare oggetti contro gli altri agenti, colpendo sul volto un ispettore e cercando anche di brandire una mazza di legno che aveva nascosto sotto gli abiti, dando infine un calcio al ginocchio un terzo poliziotto.
Ultimo aggiornamento: 11:31
© RIPRODUZIONE RISERVATA Lo riferiscono oggi Giampietro Pegoraro, del coordinamento regionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria, e Barbara Marchionni, responsabile locale di Rovigo. «Il soggetto in questione - proseguono, in una nota - era già noto per aggressioni simili che aveva commesso in passato ma ormai, per ogni intervento o comunicazione nei confronti di qualsiasi persona reclusa, i Poliziotti penitenziari devono aspettarsi reazioni simili». Per Mirko Manna, segretario nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria, «è diventato impossibile lavorare in queste condizioni. Mentre il Capo Dap nasconde i dati sulle aggressioni che avvengono quotidianamente in tutta Italia, migliaia di donne e uomini della Polizia Penitenziaria si recano in servizio ogni giorno con la consapevolezza di avere di fronte detenuti che li possono attaccare ogni giorno».