Debiti da sballo e banche "calme" ancora per pochi giorni: per la crisi dell'Iras ricerca febbrile di soluzioni

Venerdì 11 Marzo 2022 di Elisa Barion
La casa di riposo rodigina in crisi per la situazione debitoria

ROVIGO - Eppur si muove. Qualcosa parrebbe essersi spostato rispetto all'equilibrio che aveva provocato lo stallo emerso drasticamente nel corso della seduta della seconda commissione consiliare del 2 marzo, aperta ai sindacati che per questo avevano manifestato le proprie preoccupazioni. Ieri il sindaco Edoardo Gaffeo ha riferito di un incontro con il commissario dell'Iras Ezio Zanon nel quale si sarebbero aperti degli spiragli che lo stesso primo cittadino valuta ottimisticamente. «Abbiamo discusso alcune proposte e in effetti, qualcuna potrebbe avere degli sviluppi».
Sui dettagli della proposta in ballo, però, la bocca del sindaco resta cucita e va pur detto che la sua valutazione è sempre stata improntata all'ottimismo, quasi in contrapposizione rispetto a quella del commissario Zanon che a più riprese e in particolare nel consiglio comunale aperto dello scorso 17 febbraio, aveva usato toni non poco allarmistici sul futuro dell'ente che guida su incarico della Regione.

FONDI PER LA RIPRESA
Nuove opportunità per il futuro dell'ente potrebbero poi arrivare dai fondi del Pnrr, una prospettiva quest'ultima che era già stata messa sul tavolo della riunione della seconda commissione consiliare e che secondo Gaffeo, è una strada percorribile. «Il Pnrr, in particolare per quello che riguarda la missione 5 del Piano relativa all'ambito sociosanitario, riguarda anche l'Iras - ha sottolineato - si tratta di una partita gestita a livello regionale, ma dagli Ambiti sanitari territoriali: in provincia di Rovigo ne abbiamo due che coincidono con i due distretti sanitari.

Rovigo fa parte del Distretto 1 il cui capofila è il Comune di Lendinara».

IL NODO DEI DEBITI
Tornando al nodo dei debiti dell'Iras, per i quali il primo cittadino e il commissario stanno cercando una soluzione, restano ancora in piedi i vincoli di un intervento da parte del Comune. Vincoli noti come è noto che per la restituzione del 45% di Casa serena al Comune, secondo la perizia, Palazzo Nodari può arrivare a versare all'Iras 600mila euro quale contributo per le spese sostenute per gli interventi in quella parte dell'edificio. Troppo poco, secondo il commissario Zanon che ha messo anche una scadenza, il prossimo 31 marzo, data in cui scadrà la moratoria sul debito concessa dagli istituti di credito, mentre per il sindaco, come ha più volte ribadito, la data non sarebbe perentoria. Gaffeo ha inoltre più volte sottolineato quali sono le possibilità di servizi che potrebbero trovare posto a Casa serena grazie alla collaborazione dell'Ulss. Servizi che potrebbero rientrare nel nuovo piano industriale dell'ente, fondamentale per chiudere la partita del futuro dell'ente stesso.

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