Contagi in crescita, l'appello dell'Usl agli under 19: «Vaccinatevi»

Domenica 18 Luglio 2021 di Marco Scarazzatti
Contagi in crescita, l'appello dell'Usl agli under 19: «Vaccinatevi»
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ROVIGO «Sono un centinaio i dipendenti che avendo presentato il certificato di inidoneità al vaccino, saranno vagliati da un’apposita commissione». A dirlo è stata ieri mattina, sabato 16 luglio, nel corso della conferenza stampa svoltasi nell’aula magna della cittadella socio sanitaria, la direttrice generale dell’Ulss 5 Polesana, Patrizia Simionato. Nel pomeriggio di venerdì, Luciano Flor, direttore generale della sanità regionale, aveva illustrato alcuni dati relativi alle nove aziende sanitarie del Veneto. Quella Polesana presentava al 13 luglio, 769 operatori residenti non vaccinati di cui 590 operatori non sanitari, 179 operatori sanitari. «Per quello che riguarda i nostri operatori sanitari, che non si sono ancora vaccinati, abbiamo, come da obbligo, istituito un’apposita commissione, che vede come referente Federica Fenzi, direttrice del servizio di igiene e sanità. Accanto a lei ci saranno altri due componenti, più eventualmente degli specialisti in materia, che saranno chiamati al bisogno - prosegue Simionato -. Saranno verificati tutti i certificati di non idoneità al vaccino Covid-19, presentati in queste settimane». Il nuovo direttore sanitario, Alberto Rigo, ha sottolineato come il vaccino sia l’arma più efficace che le Ulss hanno, per riuscire a debellare la pandemia. «Non vedo altra soluzione, se non quella di vaccinarsi».

SOS GIOVANI

Nel frattempo però è calata la richiesta, specialmente da parte delle fasce più giovani, che allo stato attuale sono ricorsi al vaccino in bassa percentuale. «Con il mese corrente si è verificata una riduzione abbastanza importante - sottolinea la Simionato - Abbiamo avuto anche meno vaccini, anche se c’è la copertura per le seconde dosi. Se nei mesi scorsi c’era una vera e propria corsa al vaccino, così come del resto in tutte le altre aziende ospedaliere, siamo in controtendenza, con i giovani che latitano. Sarà nostra cura cercare di convincerli a farlo».
I dati forniti sulla campagna vaccinale, vedono una netta spaccatura tra quelle che sono le fasce adulte e anziane e quelle invece rappresentate da giovani e giovanissimi. «Siamo andati molto bene con gli Over 80, che si sono vaccinati quasi per il 100%, la fascia 70-79 anni è arrivata al 90,2%, quella 60-69 all’85%, tra i 50-59 sono stati il 73%, 40-49 anni hanno toccato quota 61,8%. Iniziamo invece a scendere di tanto, a partire dai 30-39 anni con solo il 37,8%, tra i 20-29 anni siamo al 38,6%, mentre tra i 12-19 anni si raggiunge solamente il 18,3%. Abbiamo ancora a disposizione 22mila posti: di questi, sono giunte 4mila richieste per vaccinarsi. Quindi restano scoperti ben 18mila posti, fino all’8 di settembre».

VACCINI DISPONIBILI

L’appello del direttore generale è rivolto ai giovani, in quanto sono quelli che hanno più vita sociale e dunque sono soliti fare aggregazione. «Vogliamo più risposte dai ragazzi. Abbiamo iniziato a fare campagne di screening gratuiti con tamponi nei centri commerciali, al mercato, al mare, nei parchi acquatici. Allargheremo la platea andando anche nelle piazze o comunque dove c’è la movida. Per quello che riguarda la Variante Delta, dal 15 giugno ad oggi abbiamo avuto 10 casi in Polesine, che sono stati tutti presi in carico, con isolamento e tracciabilità’. Sono stati riscontrati tre nuovi casi nella giornata di venerdì e quattro in quella di sabato. Quindi nel giro di sole 24 ore, ben sette casi, che saranno esaminati».
Sul fronte farmacie, sono 29 quelle che hanno aderito alla campagna dall’8 luglio. Di queste 22 hanno somministrato 300 vaccini.

Ultimo aggiornamento: 12:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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