Professori in quarantena, al Cipriani tornano le lezioni a distanza

Martedì 6 Ottobre 2020 di Francesco Campi
Uno studente segue la lezione a distanza su un personal computer
ROVIGO. Già compilare l’orario di una scuola con 130 professori non è un’operazione banale. Figuriamoci se, di colpo, 30 di questi professori finiscono improvvisamente e simultaneamente in isolamento domiciliare. Tuttavia, l’effetto domino non c’è stato e il Cipriani di Adria, nonostante le quattro positività emerse fra gli studenti di tre classi, va avanti con le lezioni. Che diventano lezioni a distanza, la fantomatica Dad, acronimo di didattica a distanza, con la quale tutti i ragazzi italiani hanno dovuto fare i conti per più di metà dello scorso anno scolastico, per la settantina circa di studenti che sono finiti in isolamento domiciliare per 14 giorni, ma che è scattata, un po’ a macchia di leopardo anche in altre classi, per il momento otto, che si sono ritrovate con i “prof” in quarantena.

TORNA LA DIDATTICA A DISTANZA
Non sarà certo l’unico caso nei mesi a venire, ma è il primo in Polesine. E farà scuola, è il caso di dire. Ora, fra l’altro, i fondi stanziati da Roma per maggiori costi dovuti alle misure di sicurezza e “supplenze Covid”, circa 6milioni di euro, suddivisi fra le scuole polesane in base al numero di studenti e alle necessità stimate, sembrano diventare gocce in un mare. Per il Cipriani 228mila euro. Le prime due positività che hanno interessato la scuola adriese sono emerse giovedì, in due sorelle, di 16 e 17 anni, che frequentano una seconda a indirizzo Istruzione e formazione professionale e una quarta indirizzo Sala. Venerdì è stata la volta di un ragazzo residente in provincia di Padova che frequenta una quinta indirizzo Sala. In tutti e tre i casi i contagi risulterebbero maturati in ambito familiare. Le positività totali sono state quattro, perché dai circa cento tamponi di screening, subito eseguiti su personale scolastico e studenti delle tre classi, è emersa anche la positività di un’altra ragazza della quinta Sala, che risulterebbe avere con il ragazzo già trovato positivo anche una frequentazione extrascolastica.
ORARIO RIVOLUZIONATO
«Questo conferma - sottolinea la dirigente scolastica dell’alberghiero, Lorenza Fogagnolo - che il sistema tiene e che i protocolli e le misure stanno funzionando. Ci troviamo a fronteggiare una situazione non semplice, ma non ci stiamo facendo trovare impreparati. Le positività hanno interessato tre classi e anche i relativi docenti, circa una trentina, in quarantena. Per loro abbiamo quindi attivato la didattica a distanza, già sperimentata durante il lockdown. Ma la Dad è stata attivata anche, in parte, per altre otto classi interessate dalle assenze forzate dei docenti, per le quali c’è stata un po’ di difficoltà nel tenere lezioni in presenza, perché organizzare da un giorno all’altro le sostituzioni di un così alto numero di docenti non è semplice e si va ben al di là dei docenti disponibili per le supplenze interne. Qualche classe in questi giorni è rimasta a casa, altre hanno avuto riduzioni di orario, ora stiamo cercando di trovare un equilibrio. La situazione è complicata dal punto di vista dell’organizzazione, ma sotto controllo».
REAZIONE SODDISFACENTE
La preside del Cipriani non nasconde le difficoltà, ma lancia un messaggio incoraggiante: «All’inizio c’è stata inevitabilmente la preoccupazione per i ragazzi, per i docenti e anche per le loro famiglie, e, sinceramente, mi è un po’ dispiaciuto il sensazionalismo che ha creato allarme e scatenato una caccia all’untore, quando in realtà tutto è stato gestito al meglio anche da parte dell’Ulss che ha subito eseguito i tamponi alle tre classi. Siamo stati la prima scuola superiore a presentare contagi ma anche la prima a dare una pronta risposta: questo deve essere un messaggio di fiducia per tutti».
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Ultimo aggiornamento: 09:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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