ROSOLINA - Era arrivato a Rosolina Mare per lavoro, poi per trent’anni ne aveva fatta la sua residenza, riuscendo a inserirsi nella vita economica e sociale della località, portando in dote la sua carica di umanità e disponibilità. Se n’è andato a 72 anni, vittima del Covid innestatosi sulle sue pregresse patologie respiratorie. Originario di Cremona, Favaretto si era trasferito a Padova, trovando impiego come agente di commercio per la Polo, azienda specializzata nella distribuzione di prodotti alimentari e no food per la ristorazione.
La moglie aprì una rosticceria e lui, inserito nella vita locale, nel 2000 contribuì a fondare la squadra di calcio amatoriale Havana Football club, nel campionato di calcio amatoriale a 11 Uisp. Di quella squadra che per anni ha mietuto successi, Favaretto era l’allenatore, con Ruggero Chieregato presidente, Tiziano Pavanello vice e i fratelli Devis e Denny Benizzi giocatori e factotum. Non mancava di dare il contributo per le iniziative volte a vivacizzare la frazione. Rimasto a Rosolina Mare anche dopo la pensione, se n’era tornato nel Padovano un paio d’anni fa per stare vicino al figlio che ha aperto un’attività. Era tornato per salutare gli amici una decina di giorni fa, poi la notizia del virus che aveva colpito lui e la moglie. Per lui nel giro di pochi giorni è sopraggiunto il decesso, mentre Lucia sembra stia reagendo meglio. A conferma del segno lasciato, la notizia si è sparsa rapidamente gettando nello sconforto amici, clienti etanti turisti che lo ricordano con affetto e commozione.