ROVIGO - I lavoratori non vaccinati rischiano di mandare in tilt i Covid point. Lunghe code e ore d’attesa per fare il tampone, per ottenere l’esito negativo e presentarsi al lavoro. Venerdì, primo giorno della certificazione verde obbligatoria in tutti i settori, si è registrato un boom: sono stati eseguiti complessivamente 986 tamponi tra antigenici e molecolari. Alle 12 le prenotazioni per fare il tampone fino al 31 dicembre sono 4.815, quasi il doppio rispetto a ieri.
NUOVI CONTAGI
Insistere sulla campagna vaccinale sembra proprio l’unica soluzione per uscire in maniera definitiva dalla pandemia, visto che vengono registrate 20 nuove positività e i contagi continuano a salire, seppur di poco, in Polesine.
VACCINAZIONI
Dall’inizio della campagna vaccinale fino a ieri mattina sono state somministrate 359.288 dosi (183.431 prime dosi, 167.990 seconde, 3.285 terze fiale e 4.582 monodose). Venerdì sono state somministrate 910 dosi. Procede un po’ a rilento la campagna di immunizzazione nella fascia più giovane dai 12 ai 19 anni: la percentuale del giorno precedente (74,2%) aumenta di pochissimo e si ferma al 74,3%, risultando la più bassa tra le otto fasce d’età. Otto nuove guarigioni portano a 15.092 il totale dei guariti in Polesine da inizio epidemia, così sono 91 le persone attualmente positive in provincia, mentre ammontano a 407 le persone poste in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva, un numero che invita sempre a tenere alta l’attenzione e a rispettare le norme già diffuse in questi mesi: distanziamento, utilizzo della mascherina nei luoghi chiusi o affollati, frequente igienizzazione delle mani.
Gli operatori e gli ospiti delle Strutture residenziali extra ospedaliere sono stati vaccinati e l’Azienda sanitaria garantisce, inoltre, la vaccinazione a tutti i nuovi ingressi. L’Ulss 5, inoltre, ha avviato la somministrazione della terza dose (booster) agli ospiti e operatori delle Rsa del territorio polesano. La buona notizia è che non risultano positivi tra ospiti e operatori, anche grazie alla massiccia campagna vaccinale da tempo avviata sia tra gli ospiti che tra i dipendenti, per evitare il dilagare dei focolai nelle case di riposo.