Nessun contagiato tra i colleghi del corriere positivo: “Gls” torna operativo

ROVIGO Quattro nuovi contagi “territoriali” e un ulteriore caso di positività fra i pazienti della casa di Cura Madonna della Salute di Porto Viro, con il perimetro del focolaio ospedaliero che, al termine dell’esame di tutti i tamponi, è ora di 12 operatori e 12 pazienti positivi. Fra i pazienti della struttura portovirese, il primo contagio, il “caso indice”, è quello dell’anziana che è stata ricoverata prima a Rovigo e poi in Terapia intensiva Covid a Trecenta, gli altri 11 sono stati invece tutti individuati con lo screening. I pazienti della Casa di Cura che sono stati poi ricoverati, fra Trecenta e il reparto di Malattie infettive di Rovigo, sono nel frattempo saliti a 6, perché ieri è scattato un nuovo trasferimento a Rovigo. In tutto, ad oggi i ricoverati sono quindi 9: 4 in Terapia intensiva al San Luca, anche se tre, sottolinea l’Ulss Polesana, sono in regime di terapia semi-intensiva respiratoria, e 5 in Malattie infettive a Rovigo. Grazie ad una nuova guarigione, la 458esima, le persone attualmente positive salgono a 95, mentre 519 sono le persone in isolamento domiciliare.
LO SCREENING
I tamponi hanno superato quota 80mila, mentre l’esito dello screening ai viaggiatori indica come, dopo i 5 casi dei ragazzi provenienti da Malta, scoperti prima dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni, dal 14 agosto al 5 settembre sono emerse solo 3 positività: una sui 538 polesani tornati dalla Croazia, una sui 136 che erano in Grecia ed una sui 263 che sono tornati dalla Spagna. Nessuna, invece fra gli altri 13 tornati da Malta, né sugli 89 che erano in Spagna, né sui 3 tornati dalla Francia del Sud.
IL CORRIERE
Nel frattempo, una buona notizia sul fronte Gls, il corriere espresso che giovedì aveva fermato la propria attività a Rovigo dopo che un dipendente era stato trovato positivo e che tutti i dipendenti che avevano avuto contatti con lui erano stati posti in isolamento e sottoposti a tampone. Gli esiti sono arrivati e nessun altro lavoratore è risultato positivo, così che l’attività da ieri è ripresa regolarmente. Con un sospiro di sollievo per tutti e con la conferma che, adottando correttamente le misure di sicurezza sui luoghi di lavoro, si può contenere l’avanzata del virus. Secondo le indicazioni arrivate, i lavoratori della Gls verranno comunque sottoposti a un ulteriore tampone di controllo nei prossimi giorni.
I NUOVI CASI
Per quanto riguarda i nuovi casi emersi ieri, tre sono persone che erano già in isolamento perché individuate come contatti di casi di positività già emersi. Si tratta di una 55enne e di una 22enne di Rovigo e di un 21enne bassopolesano. Nessuno dei tre presenta sintomi. Il quarto caso, invece, è quello di una 47enne di origini marocchine, residente in Alto Polesine, che ha eseguito il tampone in un laboratorio privato fuori provincia e che, una volta emersa la positività, ha contattato l’Ulss facendo scattare l’indagine epidemiologica per risalire all’origine del contagio e per il tracciamento e l’isolamento dei suoi contatti. Sul fronte del focolaio della Casa di cura di Porto Viro, il direttore generale dell’Ulss 5 Antonio Compostella sottolinea che «tutte le attività, ambulatoriali e strumentali, all’ospedale di Trecenta e alla Casa di Cura di Porto Viro sono regolari, garantite e sicure. L’invito alla cittadinanza è quello di non chiamare il Cup per spostare gli appuntamenti o chiedere conferma. Infatti, le persone risultate positive al virus a Porto Viro sono state trasportate a Rovigo e Trecenta o isolate. Il Pronto soccorso e il reparto di Medicina di Porto Viro hanno avuto una riduzione dell’attività, supportata dall’ospedale di Adria. Per quanto riguarda la restante attività, sia ambulatoriale che strumentale, tutto si svolge regolarmente, come a Trecenta».
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