Solo 67 persone su 410 hanno accettato di sottoporsi al test per il Covid-19

Martedì 23 Giugno 2020 di Roberta Merlin
Un punto di controllo della Croce Rossa
ROVIGO - Per il momento sono 67 i polesani che hanno accettato di sottoporsi all’indagine epidemiologica nazionale finalizzata a mappare la diffusione del coronavirus analizzando il sangue di 150mila italiani. Dal 10 giugno a oggi, i volontari della Croce rossa della sezione di Rovigo hanno cercato di contattare 410 residenti nei 9 Comuni selezionati dall’Istat. Oltre al capoluogo, sono infatti coinvolti Adria, Badia Polesine, Bosaro, Porto Tolle, Porto Viro, Stienta, Trecenta e Villadose. La metà di quelli raggiunti dal call-center non ha risposto al telefono, del 50% invece che hanno accettato la chiamata, meno di una settantina si sono resi disponibili a sottoporsi al prelievo.
TANTI RIFIUTI
«Quelli che hanno rifiutato – spiega il numero uno della Croce Rossa di Rovigo Alberto Indani – si sono detti preoccupati per una eventuale positività e il conseguente obbligo di isolamento anche per tutti i loro contatti, in attesa della risposta del tampone. Si tratta però di un timore infondato, in quanto l’organizzazione dello screening messa in piedi dal Polesine è ottima. Anche in caso di positività relativa agli anticorpi, in pochi giorni è possibile infatti avere la conferma o la smentita attraverso il tampone». Tra i polesani poi che hanno acconsentito di partecipare all’indagine dell’Istat prevale la fascia 30-40 anni, più timorosi gli anziani a causa probabilmente ad una diffidenza legata alla chiamata a casa: solo una decina di over 70enni hanno infatti dato, per il momento, via libera. Tra i bambini invece selezionati per lo screening, sono 6 i genitori che si sono detti pronti ad accompagnare il figlio al punto di prelievo della Croce Rossa per l’effettuazione del test.
CHIAMATE IN CORSO
In questi giorni il call-center della Croce Rossa proseguirà con le chiamate nella speranza di raccogliere nuove adesioni. «Abbiamo avuto difficoltà a reperire il numero di telefono di cento dei polesani selezionati per l’indagine sierologica – spiega Indani -, quindi le operazioni sono state rallentate: entro questa settimana contiamo di terminare il giro e fissare dunque altri appuntamenti».
Per il momento, anche il Polesine, in linea con la media nazionale, registra una bassa affluenza sul fronte del consenso allo screening per la ricerca del virus, anche se la risposta dei polesani, spiega il presidente della Croce Rossa, «è leggermente più elevata rispetto ad altre province italiane e venete». «Molti polesani – fa sapere Indani – hanno rifiutato di sottoporsi all’indagine per paura di perdere, dopo il lungo lockdown, altre ore di lavoro. E’ importante però sapere che noi rilasciamo un certificato da presentare al datore di lavoro e che, finora, abbiamo anzi trovato massima disponibilità da parte delle imprese polesane».
VOLONTARI
Ma se c’è chi si rifiuta di partecipare allo screening, c’è anche chi, al contrario si propone. «Abbiamo ricevuto tante chiamate di persone desiderose di sottoporsi al test che però riguarda, per il momento, il campione selezionato - spiega Indani - altri poi che abbiamo contattato ci hanno detto che speravano proprio di essere chiamati».
ANALISI SPECIFICHE
I campioni di sangue raccolti durante lo screening dell’Istat non serviranno solo a scovare nuove eventuali positività o avvenute immunizzazioni, ma anche a studiare le caratteristiche della popolazione polesana. «Si cercherà di capire perché nella provincia di Rovigo in virus non ha attecchito – spiega il presidente della Croce Rossa - Il Polesine, nonostante sia così vicino alle zone dove il virus ha contagiato un numero importante di persone, sembra essere quasi protetto da qualche anticorpo, magari legato a epidemie del passato. Lo confermano i prelievi venosi relativi all’indagine nazionale e i circa tremila test effettuati la settimana scorsa al Censer alle categorie di lavoratori a rischio. Anche infatti i cosiddetti test rapidi risultati dubbi, una volta effettuato il tampone, hanno certificato la negatività».
 
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