Relax, natura e famiglia: la formula di Rosolina per battere l’estate del Covid

Domenica 18 Ottobre 2020 di Enrico Garbin
La spiaggia di Rosolina

ROSOLINA - Quella appena trascorsa è stata una stagione turistica difficile, ma ha offerto anche spunti di riflessione. Che presenze e fatturato avrebbero segnato una flessione era una certezza, ma la varietà di offerte del territorio hanno permesso di superare l’estate del Covid meglio di altre realtà. «Rispetto agli anni scorsi è cambiata la clientela, con pochi stranieri e molti più italiani - dice Federica Vitale dei bagni Serenella-Bellarosa-Arcobaleno - e soprattutto quest’anno cercavano la tranquillità e il relax che una spiaggia ampia come la nostra poteva offrire. Certo, all’inizio il fattore Covid ha pesato, ma tutti hanno saputo adeguarsi: a giugno si sono salvati i weekend, poi la stagione è partita e ad agosto c’è stato il pienone, con una coda interessante a settembre». Buone notizie anche sul fronte della ristorazione. «Rispetto alle previsioni, la stagione è risultata sorprendente - conferma Valeria Zaninati del ristorante Stella Marina - è vero che fino ad agosto sono mancati gli stranieri, ma ci sono stati molti italiani, veneti in particolare, che hanno scoperto e apprezzato Rosolina Mare. E sono convinta che molti li rivedremo. Alla riduzione dei posti all’interno abbiamo ovviato con i tavoli sulla spiaggia, e anche questo è piaciuto moltissimo».
BELLEZZE NATURALI
Anche l’offerta naturalistica ha dimostrato la sua capacità attrattiva. Il Giardino Botanico è stato una delle mete più gettonate dell’estate. «I numeri del Giardino Botanico sono in linea con quelli degli anni scorsi - afferma Francesco Beltrame di CosedelPo - la scelta del Parco è stata quella di lasciare l’accesso libero, mentre le nostre visite guidate sono ovviamente avvenute su prenotazione e in forma contingentata. Sono mancati gli stranieri, ma sono aumentati gli italiani e le famiglie, e se consideriamo che abbiamo perso tutta la primavera, il dato delle presenze è davvero notevole».
«Il territorio presenta delle eccellenze, dalla via delle valli alla laguna di Caleri, passando per le foci dell’Adige e la pineta, che rappresentano un’alternativa alla spiaggia - aggiunge Sandro Vidali di DeltaPoExperience- i percorsi bici più barca funzionano proprio perché toccano le diverse realtà. Il calo di presenze c’è stato, ma abbiamo attirato nuovi turisti pur dovendo rinunciando a proposte come quelle che prevedevano degustazioni di prodotti locali».
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Ultimo aggiornamento: 09:24 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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