Il sindaco Gaffeo: «In tre mesi copertura vaccinale di tutta la provincia»

Sabato 13 Marzo 2021 di Roberta Merlin
Il punto vaccini al Censer

CAMPAGNA DI VACCINI - «Siamo di nuovo in piena emergenza: ora l’obiettivo è riuscire a vaccinare 10mila persone a settimana a marzo e 20mila ad aprile. Solo così riusciremo a riaprire scuole e attività». Il piano vaccinale che il Polesine cercherà di portare avanti nelle prossime settimane viene anticipato dal sindaco Edoardo Gaffeo, in questi giorni alle prese con la gestione di un secondo pesante lockdown, un’altra mazzata per le famiglie polesane che si ritrovano a dovere gestire i figli a casa da scuola.
NUOVO LOCKDOWN
A un anno di distanza, il virus, mutato, è sempre più contagioso e torna a stringere la morsa riempendo ospedali e i Pronto soccorso delle città. Da lunedì il Veneto, come annunciato ieri dal governatore Zaia, entra dunque in zona rossa, quella di massima allerta. La notizia della possibile chiusura della scuole in città, in verità, era già nell’aria da qualche giorno. Il sindaco Gaffeo si era detto infatti preoccupato per la crescita esponenziale dei contagi che si era verificata negli ultimi giorni anche nel capoluogo. «La situazione sanitaria è delicata - afferma il sindaco - sono in contatto continuo con la Prefettura e l’Ulss per la gestione di questa terza ondata dell’emergenza da Coronavirus».
RIPARTE LA DAD
Il distretto di Rovigo, giovedì, era già vicino alla soglia dei 250 contagi. Le scuole medie e superiori erano dunque già pronte ad attivare a Dad. Alcuni istituti della città avevano iniziato anche ad inviare avvisi alle famiglie per avvertire dell’imminente chiusura, arrivata ieri in modo capillare in tutto il Veneto. Per almeno 15 giorni tutte le scuole della Regione resteranno dunque chiuse e gli studenti dovranno seguire le lezioni online. «Sono in contatto frequente con i dirigenti scolastici - fa sapere l’assessore all’Istruzione Roberto Tovo - stiamo cercando di coordinare anche le informative e che stiamo facendo tutti il massimo per uno svolgimento migliore possibile dell’attività didattica in tutte le forme che sono permesse, confidando ella ripresa della presenza il prima possibile». Nel frattempo, le scuole elementari e medie della città si stanno organizzando per distribuire nuovamente tablet e pc agli alunni che ne avevano fatto richiesta. Il grande pericolo infatti della Dad, che continua a preoccupare anche l’assessore ai Servizi Sociali del Comune Mirella Zambello, è la dispersione scolastica che colpisce, in particolare, famiglie con meno possibilità economiche, non sempre intercettate dai Servizi Sociali. In questi mesi, gli istituti si sono però organizzati attraverso la raccolta delle domande delle strumentazioni elettroniche che saranno date in comodato d’uso agli studenti, oltre che sul potenziamento della Rete. Anche sul fronte delle presenze nelle aule virtuali, a differenza di un anno fa, il controllo sarà più capillare. Nel caso ci sia la non giustificata e prolungata assenza degli studenti dalla Dad, la scuola dovrà infatti segnalarlo e scatterà la verifica delle forze dell’ordine, ovviamente limitatamente agli alunni della scuola dell’obbligo.
CITTADINI ESASPERATI
Ieri, la notizia dello stop per attività commerciali e scuole, ha scatenato reazioni di rabbia da parte di alcuni cittadini che si sono sfogati sui social contro le restrizioni dettate dalla nuova ondata di contagi. In particolare, per baristi e ristoratori la chiusura potrebbe protrarsi fino a dopo Pasqua. Lo stesso vale per le scuole, che potrebbero riaprire solo dopo le vacanze, costringendo dunque gli studenti a un mese di lezioni a distanza.
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