ROVIGO - Un altro decesso da coronavirus in Polesine. Lo ha annunciato ieri il direttore generale dell'Ulss 5 Antonio Compostella nel quotidiano bollettino sull'emergenza Covid-19. IL totale dei deceduti tocca ora quota 20 residenti da inizio epidemia oltre a 2 non residenti morti nelle strutture del comprensorio. L'ultimo decesso riguarda un uomo del 1936, altopolesano, ricoverato il 23 marzo, e subito trasferito a Trecenta. Il 13 aprile era entrato il terapia intensiva Covid per l’aggravamento delle condizioni.
Sono 295 le positività da inizio epidemia; 25 i ricoverati in meno nell’aree non critiche e 14 i ricoverati in meno nelle Terapie Intensive.
Due i nuovi positivi: una donna del 1981, di Rovigo, medico nella provincia di Padova, è in isolamento domiciliare; un'altra donna del 1973, altopolesana venuta a contatto di un caso positivo, era già in isolamento, e ha manifestato sintomatologia ed è stata ricoverata.
Ci sono poi due infermiere della Geriatria di Rovigo, residenti in provincia di Ferrara che sono in isolamento domiciliare.
Salgono a 33 i dipendenti dell’Ulss risultati positivi da inizio epidemia (22 infermieri, 10 oss, un fisioterapista, u1 medico). Uno dei dipendenti è già guarito.
Compostella ha sottolineato che la provincia di Rovigo ha il tasso di prevalenza più basso di tutto il Veneto, lo 0,12 % (12 persone positive ogni diecimila abitanti). Nel Nord Italia è seconda solo alla provincia di Gorizia.
Ieri è guarita un'altra persona. In totale sono 62 i guariti da quando è iniziata l'emergenza. I ricoverati sono fino a ieri 49, 40 in area Covid a Trecenta e 9 sempre a Trecenta in terapia intensiva. Sono 558 le persone in sorveglianza attiva.
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Due i nuovi positivi: una donna del 1981, di Rovigo, medico nella provincia di Padova, è in isolamento domiciliare; un'altra donna del 1973, altopolesana venuta a contatto di un caso positivo, era già in isolamento, e ha manifestato sintomatologia ed è stata ricoverata.
Ci sono poi due infermiere della Geriatria di Rovigo, residenti in provincia di Ferrara che sono in isolamento domiciliare.
Salgono a 33 i dipendenti dell’Ulss risultati positivi da inizio epidemia (22 infermieri, 10 oss, un fisioterapista, u1 medico). Uno dei dipendenti è già guarito.
Compostella ha sottolineato che la provincia di Rovigo ha il tasso di prevalenza più basso di tutto il Veneto, lo 0,12 % (12 persone positive ogni diecimila abitanti). Nel Nord Italia è seconda solo alla provincia di Gorizia.
Ieri è guarita un'altra persona. In totale sono 62 i guariti da quando è iniziata l'emergenza. I ricoverati sono fino a ieri 49, 40 in area Covid a Trecenta e 9 sempre a Trecenta in terapia intensiva. Sono 558 le persone in sorveglianza attiva.