Virus cinese, 16 studenti in isolamento dal loro ritorno in Italia

Venerdì 7 Febbraio 2020 di Alice Sponton
Nessuna persona infetta, la precauzione riguarda soggetti di ritorno da viaggi in Cina

ROVIGO - Sono 19, in Polesine, le persone in isolamento precauzionale e fiduciario per Coronavirus. A renderlo noto è Antonio Compostella, direttore generale dell’Ulss 5, che ieri ha presieduto la riunione con i medici di famiglia e i pediatri locali per indicare le linee direttive utili ad affrontare gli aspetti clinici, organizzativi ed epidemiologici dell’infezione segnalata per la prima volta a Wuhan, in Cina, lo scorso dicembre.

IL DIRETTORE GENERALE
«Nessun caso sospetto in Polesine – precisa Compostella – Alle persone già in isolamento precauzionale individuate nei giorni scorsi si sono aggiunti tre adulti italiani che lavorano all’estero ed è stato loro richiesto di attenersi al protocollo. Lo stanno rispettando, come tutti gli altri, e sono costantemente monitorati dal servizio sanitario». Nella nostra provincia i casi segnalati riguardano due minori, due famiglie di quattro persone di Corbola e di Rosolina, sedici studenti rientrati dalla Cina e i tre adulti, tutti rientrati dalla Cina o dall’estero tra fine gennaio e inizio febbraio.

VERTICE ALL’ULSS
Proprio per offrire maggiori strumenti e indicazioni sul Coronavirus, ieri, nell’Aula Magna dell’Ulss 5, i medici di base e i pediatri si sono confrontati con Filippo Viviani, direttore del reparto di Infettivologia dell’ospedale di Rovigo, e Margherita Bellè, direttore igiene e sanità pubblica. «Dopo l’incontro con i sindaci – spiega Compostella - la direzione strategica dell’Ulss ha illustrato ai medici di famiglia gli aspetti clinici e i protocolli operativi da utilizzare insieme alle precauzioni primarie, con particolare attenzione a cittadini di ritorno dalla Repubblica democratica Cinese». «Ci siamo attivati per tempo - continua il direttore generale - La cabina di regia aziendale che coinvolge gli ospedali, i distretti, i dottori di medicina generale, le scuole, le Unità di Pronto Soccorso è stata approntata secondo le indicazioni ministeriali e regionali definendo i protocolli e le azioni da seguire nei vari casi e delle quali è stata data informazione anche alle scuole. Le prime indicazioni, ripeto, sono soprattutto per i viaggiatori di ritorno da aree a rischio della Cina».

MEDICI DI FAMIGLIA
«Si tratta di una situazione che, attualmente, non vede casi sospetti in Polesine - spiega Annibale Ferrigato, medico di famiglia referente del sindacato medici italiani – Ringrazio l’Ulss 5 che ci ha permesso di elaborare una linea di precauzione per fronteggiare eventuali casi sospetti, anche con l’isolamento domiciliare e fiduciario, cioè il permanere in casa per persone provenienti dalle zone a rischio. La collaborazione con sindaci, scuole, Ulss, è in questa fase molto importante e l’azienda sanitaria locale è a piena disposizione». «Un incontro importante, dove è maturata una linea condivisa per un impegno e linee guida comuni» conclude la dottoressa Isabella Cappello, rappresentante del sindacato Federazione italiana medici di medicina generale.

LE PRECAUZIONI
Il Ministero della Salute, sul proprio sito web, ha creato una pagina dedicata al Coronavirus indicando tutte le informazioni utili per conoscere meglio la malattia, quali sono le misure di protezione personale e a chi rivolgersi in caso di comparsa di eventuali sintomi. Lo stesso Dicastero, con propria ordinanza, a scopo precauzionale, il 30 gennaio scorso ha disposto la sospensione del traffico aereo con la Repubblica Popolare Cinese, incluse le Regioni Amministrative Speciali di Hong Kong, Macao, Taiwan. Se si è soggiornato in questi Paesi, nelle due settimane successive al ritorno e si dovessero presentare sintomi respiratori si deve contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500 e indossare una maschera chirurgica.
 

Ultimo aggiornamento: 08:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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