Controlli anti Covid-19, tamponi nei campi ai lavoratori stagionali agricoli

Giovedì 27 Agosto 2020 di Alberto Lucchin
Lavoratori stagionali

ROVIGO Al via da oggi i controlli sui lavoratori stagionali dell’agricoltura. L’operazione, come da accordi tra l’Ulss 5 Polesana e la Coldiretti provinciale, coinvolgerà inizialmente una cinquantina di persone, poi ne seguiranno altrettante. Le previsioni del direttore dell’associazione dei coltivatori diretti Silvio Parizzi è che «parteciperanno alcune centinaia di persone a questo screening». «Abbiamo già inviato un elenco iniziale - spiega - e tutto dipende dalla velocità con la quale ci chiameranno per fare i tamponi».
LAVORATORI STAGIONALI
L’idea di fare tamponi su larga scala sugli operatori agricoli stagionali è partita proprio da Coldiretti ed è stata da subito accettata dall’azienda sanitaria locale ed estesa alle altre associazioni di categoria agricole. «Considerata la necessità di reperire la manodopera indispensabile per le produzioni in atto e di contenere eventuali contagi - commenta il direttore di Coldiretti Rovigo Parizzi -, l’azienda sanitaria ha esteso la proposta anche alle altre associazioni di categoria. La convenzione è positiva per le nostre aziende, perché permette loro di monitorare la salute dei dipendenti provenienti da Paesi stranieri tramite i tamponi e, allo stesso tempo, protegge anche la società civile. Il compito di Coldiretti è quello di fornire assistenza e servizi agli associati: in questo momento si è reso necessario fare questo tipo di convenzione a fronte dell’attuale problema sanitario e per assicurare la presenza della suddetta manodopera nelle nostre aziende, in totale sicurezza».
PRELIEVI NELLE AZIENDE
Il monitoraggio mediante tamponi sarà a carico dell’Ulss 5, la quale si rende disponibile a predisporre unità mobili di campionamento per l’esecuzione e raccolta dei tamponi da effettuare direttamente in località e all’interno delle aziende segnalate dalle associazioni, nelle condizioni che saranno concordate con i responsabili delle stesse. Le associazioni stesse, poi, si impegnano su delega volontaria delle aziende interessate, fatti salvi gli obblighi di legge, a raccogliere e a comunicare in tempo reale i nominativi dei lavoratori stranieri giunti nelle realtà agricole polesane per i lavori stagionali, specificando per ciascuno dati anagrafici, nazionalità, provenienza, data di arrivo in Veneto e tempo di permanenza previsto, domicilio dell’eventuale isolamento, telefono.
L’Ulss, d’altro canto, si impegna a prendere in carico i lavoratori per la sorveglianza attiva e a offrire a ogni lavoratore un primo tampone rinofaringeo per la ricerca del virus Covid dopo 48/76 ore dall’arrivo in Veneto. Inoltre, l’azienda sanitaria si impegna a offrire un tampone di controllo ogni 30 giorni durante il periodo di permanenza nell’ambito territoriale dell’azienda sanitaria stessa a ogni lavoratore.
IL BOLLETTINO
Per quanto riguarda il bollettino giornaliero della situazione epidemiologica, invece, il conto dei contagi rimane sostanzialmente invariato, perché l’azienda sanitaria segnala tre nuovi positivi e tre nuove guarigioni, mantenendo quindi la conta degli attualmente infetti a 68 persone. I tre nuovi positivi sono tutti asintomatici. Il primo è una donna del 1991, residente in Basso Polesine, che ha eseguito il tampone durante un controllo pre-operatorio fuori provincia. Il secondo positivo è un uomo del 1992, residente in Medio Polesine, contatto stretto di una persona risultata positiva. Il terzo è un altro uomo del 1990, residente a Rovigo, risultato infetto a seguito di un contatto stretto con un’altra persona positiva. I tamponi eseguiti da inizio epidemia in Polesine sono 72.657, su 29.460 persone. Le tre nuove guarigioni fanno salire a 429 il totale dei guariti in Polesine da inizio epidemia. Ad oggi sono 484 le persone poste in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

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