I rugbisti di Rovigo in mischia contro il Covid-19: confezionano mascherine

Mercoledì 25 Marzo 2020 di Ivan Malfatto
I giocatori della Rugby Rovigo Maile Mamao, a sinistra, e James Ambrosini mentre imbustano le mascherine protettive dal coronavirus
ROVIGO. Arrivano i Bersaglieri. Non con la piuma sul cappello, ma con la mascherina sul volto e il cuore rossoblù. Per dare una mano alla città nell’emergenza Covid-19. Non a caso Rovigo è la “città in mischia” d’Italia. Quando i campioni giocano allo stadio la gente si riversa sulle tribune. Ora che lo stadio è chiuso sono i giocatori a riversarsi in città. In sostegno. Dare per avere, la partita doppia della vita.

Da lunedì 12 giocatori della FemiCz Rugby Rovigo e il dirigente Claudio Donati sono a disposizione di Comune, Protezione civile e associazione Bandiera Gialla per imbustare le mascherine protettive contro il Coronavirus, inviate dalla Regione per i cittadini. 

«Gli amici dall’Argentina mi dicevano: sei matto! Stai in casa, non correre rischi - racconta Diego Antl, trequarti e idolo dei tifosi - Io invece ci sono andato. Noi siamo chi siamo grazie a questo sport. Ci ha insegnato che ognuno ha il suo ruolo in campo. Il nostro ruolo ora nella vita è quello di dare una mano, come possiamo. Se lo faremo bene, magari riusciremo a vincere insieme questa partita».
Con Antl ci sono i compagni rossoblù David Odiete, Francesco Rossi, Daniel Mienie, Enrico Liut, James Ambrosini, Maile Mamao, Luciano Lisciani, Julien Nibert, Matteo Ferro, Miguel Leiger e Tomas Jorge (del Badia). Argentini, sudafricani, francesi, australiani , tongani e ovviamente italiani, con il capitano in testa. Tutto il mondo è paese quando c’è da fare solidarietà. Da sempre, non solo nell’era della globalizzazione.

RISPOSTO CON ENTUSIASMO
«In questo periodo di forzato riposo - spiega la società - la FemiCz Rovigo ha risposto in maniera entusiastica all’invito rivolto dal sindaco Edoardo Gaffeo, dagli assessori Mirella Zambello e Lusia Catozzo, per il confezionamento delle mascherine che saranno distribuite alla popolazione. I giocatori, coordinati dai responsabili della Protezione civile e dal presidente Davide Sergio Rossi di Bandiera Gialla, hanno già confezionato le prime 1.200 mascherine arrivate e continueranno a dare il proprio apporto. La Rugby Rovigo ha aderito per dare il suo contributo in questo momento di difficoltà del Paese. La sua attività non è l’unica in Italia: anche Maxime Mbanda, giocatore azzurro della Federazione e delle Zebre, è sceso in campo in sostegno della Croce Gialla di Parma; l’Im Exchange Viadana sta aiutando la propria comunità».

A spiegare il lavoro dei Bersaglieri, insieme agli altri volontari, è il vulcanico Rossi di Bandiera Gialla: «Li abbiamo divisi per turni, mattina e pomeriggio. In condizioni sanitarie di sicurezza piegano le mascherine e le imbustano nella sede di piazzale Di Vittorio e nel magazzino di via Marchi. Abbiamo cominciato lunedì pomeriggio. Oggi dalle 8,15 saremo ancora qui. I rugbisti sono bravi ragazzi, educati. Per motivi assicurativi li abbiamo tesserati con la nostra onlus. Un gruppo di altri volontari, invece, da ieri ha iniziato la distribuzione in centro delle mascherine agli anziani».

IERI L’ESAME, OGGI QUI
Bersaglieri primi in campionato e anche in solidarietà. L’avevano già dimostrato con il calendario 2020 anti razzismo, bullismo, femminicidio. Lo confermano ora. «Ieri ho dato un esame univeesitario  di Comunicazione d’impresa on line e non ho potuto andare - racconta capitan Ferro - Oggi sarò a confezionare mascherine anch’io. Sono piccole cose, ma belle se puoi aiutare qualcuno in momenti del genere». Piccolo cose che fanno più grande anche gente di quasi due metri, come Matteo e i suoi compagni.
 
Ultimo aggiornamento: 07:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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