Polemica sulla distribuzione delle mascherine dall'auto: meglio il porta a porta

Domenica 29 Marzo 2020 di Roberta Merlin
Mascherine protettive per l'emergenza coronavirus distribuite a Rovigo
ROVIGO. «Mascherine consegnate ai cittadini in auto? Una pura follia. Meglio il porta a porta». L’idea dell’amministrazione di dare il presidio fornito dalla Regione in quattro punti di distribuzione, non trova d’accordo una parte dell’opposizione. La consegna delle mascherine ai rodigini inizierà infatti domani e terminerà mercoledì. Un componente per famiglia dovrà recarsi in auto, dalle 16 alle 18, nelle zone di distribuzione allestite in via Mozart, 14 davanti alla palestra comunale, oppure in via Capodistria Città Giardino, nel parcheggio adiacente alla pista ciclabile. 
Martedì e mercoledì mattina, dalle 10 alle 12, le mascherine verranno invece distribuite in viale delle Industrie, nel parcheggio della fonderia Draxton e nel parcheggio liceo scientifico Paleocapa, in via De Gasperi. 
La Polizia Locale, ha spiegato il sindaco, si occuperà di verificare, attraverso la targa dell’auto, che ogni famiglia riceva non più di un presidio. 

LA CONSEGNA
«Anche Padova e Treviso hanno utilizzato il metodo della consegna attraverso il finestrino dell’auto – ha spiegato Gaffeo -, non ci sono stati problemi e le mascherine stato state distribuite garantendo la massima sicurezza ai cittadini». Il capogruppo della Lega Michele Aretusini è però intervenuto per chiedere al sindaco di cambiare idea e, come la maggior parte dei comuni polesani, procedere con la distribuzione porta a porta. «Avevamo già dato disponibilità per aiutare in prima persona con la consegna a domicilio - spiega Aretusini -. E oggi torniamo a rinnovarla per scongiurare questo metodo contrario a qualunque logica e disposizione, nonché al buonsenso».
«La distribuzione, così come pensata dall’amministrazione – aggiunge il capogruppo del Carroccio - fa rizzare i capelli in testa. Organizzare quattro punti di consegna è irresponsabile, insensato e pure pericoloso. Inoltre, con la decisione di dare le mascherine solo a chi si presenta in auto per garantire sicurezza, in realtà discrimina e penalizza chi è senza mezzi e non ne ha disponibilità negli orari prestabiliti per la consegna».
A essere svantaggiati dalla scelta del sindaco, secondo la Lega, sono inoltre i cittadini delle frazioni, costretti a raggiungere la città. «Ora – conclude Aretusini - ci interessa la salute delle persone e non la polemica senza proposte. Siamo a disposizione consegnare le mascherine porta a porta. Chiediamo al sindaco dunque di lavorare insieme per il bene della comunità».
Boccia il metodo anche il consigliere di Fratelli d’Italia Mattia Moretto. «Folle far spostare centinaia di persone, creando assembramenti per la consegna – spiega -. Almeno poteva essere istituiti punti di consegna anche nelle frazioni per ridurre notevolmente il caos che si verrà a creare, Nel caso in cui nei giorni a venire si dovesse palesare la possibilità di consegna di altri presìdi auspico si prenda in considerazione l’idea del recapito a domicilio».

Apprezza invece lo sforzo del Comune il consigliere Antonio Rossini anche se si dice preoccupato per l’esclusione delle frazioni: «Ho forti perplessità che la prossima distribuzione delle mascherine in quattro punti della città e in fasce orarie limitate, sia il sistema più corretto ed efficace per raggiungere in sicurezza la cittadinanza». Secondo Rossini, una soluzione sarebbe di “allargare i gruppi di volontariato e avvalersi anche di personale a pagamento preposto al fine di recapitare casa per casa le mascherine, evitando così lunghe attese e tensioni in un momento in cui la popolazione è già emotivamente provata».
 
Ultimo aggiornamento: 17:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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