Asili e nidi, sette giorni di gran lavoro per organizzare i centri estivi

Martedì 26 Maggio 2020
Centri estivi
ROVIGO - «Faremo di tutto per non aumentare le rette degli asili durante l'estate».
L'assessore all'Istruzione Roberto Tovo annuncia l'impegno del Comune sul fronte di evitare il temuto incremento a dismisura dei centri estivi diretti alla fascia 0-6 anni. Asili e nidi comunali, secondo quanto stabilisce l'ordinanza regionale, dovranno garantire il servizio alle famiglie a partire dal primo giugno. L'amministrazione domani incontrerà nuovamente i rappresentanti del mondo dello sport, del volontariato, le associazioni, il referente diocesano della Pastorale giovanile e i rappresentanti del mondo delle fattorie didattiche e di alcune cooperative per fare il punto sull'imminente riapertura di scuole dell'infanzia e nidi pubblici, e dei servizi ricreativi riferiti ai ragazzi più grandi.
COSTI ELEVATI
A fare temere ai genitori il rincaro delle rette dei centri estivi, gli alti costi necessari per garantire la sanificazione e il personale in grado di gestire tanti mini gruppi di bambini. Per i Comuni il Governo per il momento ha stanziato 150 milioni di euro proprio per l'organizzazione delle diverse attività estive, oltre alla possibilità di utilizzare il bonus babysitter per pagare le rette. Il nodo che si trova ad affrontare il Comune, però, è quello degli spazi da adibire alle scuole, anche in vista della riapertura di settembre. A chiedere l'utilizzo degli edifici comunali dislocati nelle frazioni, ieri, il consigliere delle Lega, Monica Gambardella, che ha presentato un'interrogazione sul tema.
«Il problema della ripresa delle attività educative e istruzione ha caratteristiche completamente diverse per fasce d'età e tipologia di servizio - spiega Tovo - da diverse settimane i vari problemi legati alla scuola sono sistematicamente affrontati in incontri periodici dell'assessore con i quattro dirigenti scolastici degli istituti comprensivi. Il tema degli spazi è uno di quelli sul tavolo e non riguarda solo la riapertura a settembre, ma anche il loro utilizzo estivo. Da questo punto di vista, l'amministrazione ha già provveduto sia a formulare un piano di interventi di manutenzione straordinaria su alcuni plessi, sia un piano di impiego di plessi scolastici per campus e animazioni estive, compatibili con le linee guida pubblicate la scorsa settimana. Il Comune conferma, come anticipato nelle sedi competenti, la disponibilità a rimettere a disposizione plessi attualmente inutilizzati».
RICHIESTE ALLA REGIONE
Pur non essendovi alcuna competenza comunale, continua Tovo, «l'amministrazione sta seguendo attentamente anche la questione degli organici del personale docente, amministrativo e ausiliario. Il personale viene pianificato dall'Ufficio scolastico territoriale regionale e assegnato alle scuole, senza alcun obbligo da parte dell'Ufficio di confronto con i Comuni. Una prima assegnazione è stata fatta prima nella prima metà di maggio. Tale assegnazione penalizzava alcuni plessi sia del territorio comunale che provinciale. Ne eravamo a conoscenza e sono stati attivati contatti di conseguenza. In accordo con i dirigenti scolastici e le amministrazioni comunali, il 18 maggio la Provincia ha organizzato un confronto con l'Ufficio regionale in cui l'amministrazione di Rovigo, assieme ai dirigenti scolastici, ha perorato le proprie richieste di ampliamento dell'organico sia per peculiarità generali dell'offerta formativa, sia per eventuali esigenze legate all'emergenza. Alcuni risultati sono stati ottenuti: solo a titolo di esempio, la duplicazione della prima classe della scuola media Venezze».
L'assessore videnzia che «l'organico concesso dalla Regione per amministrativi e personale ausiliario ci risulta sia ancora sostanzialmente invariato. L'Ufficio regionale può ancora intervenire in questa direzione. Confido che tutte le forze politiche si propongano di affiancare l'amministrazione comunale nella richiesta all'Ufficio scolastico di fornire un'adeguata dotazione organica per utilizzare al meglio le capacità didattiche, logistiche e i plessi disponibili in città».
R.Mer.
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