La pizzeria 6 archi festeggia i trent'anni con i clienti

Sabato 6 Aprile 2019
La pizzeria 6 archi festeggia i trent'anni con i clienti
CORBOLA - Trent'anni anni e non sentirli. La pizzeria 6 archi di Corbola dei coniugi Patrizia Moretto e Roberto Marcomini ha raggiunto le nozze di perla. Un traguardo davvero invidiabile per un'attività del territorio. Un compleanno che è stato festeggiato in grande stile durante la visita della delegazione italo-brasiliana giunta nel Delta per concludere la firma del patto di amicizia con l'amministrazione locale iniziato la scorsa estate in Brasile. La festa è stata parte integrante del tour di presentazione delle realtà imprenditoriali corbolesi durante la quale il sindaco Michele Domeneghetti ha consegnato una targa ricordo con la scritta: Un sentito riconoscimento per aver contribuito con impegno, serietà e responsabilità allo sviluppo della comunità di Corbola in questi trent'anni di onorata attività. Una celebrazione che ha visto anche la presenza di don Rossano Marangoni che ha così rinnovato la benedizione su questa azienda e chi la conduce.
 
«Abbiamo realizzato il nostro sogno che era di aprire qualcosa di nostro, ci siamo riusciti con l'appoggio di mia moglie e dei miei figli, ma soprattutto dei nostri clienti. E' un traguardo che festeggio con soddisfazione» ha dichiarato emozionato il titolare. Ne è passata di acqua sotto i ponti per questi due coniugi che hanno creato un locale che, nel tempo, è diventato il punto di incontro di intere generazioni e di famiglie che qui vengono per trascorrere delle piacevoli serate gustando una buona pizza.
«Al di là della soddisfazione personale per gli amici Roberto e Patrizia ha commentato Domeneghetti -, la celebrazione dei trent'anni ha il sapore di un ricordo di matrimonio, serve a coinvolgere la comunità in cui sorge l'impresa e decretarne la solida presenza, ma soprattutto serve, fuori confine, per ricordare che ci sono realtà importanti, specie nei piccoli centri e che hanno dato e continuano a dare il proprio grande contributo. In senso più generale: l'importanza di tenerci strette le nostre capacità imprenditoriali ed il nostro saper fare tutto italiano».
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