Rovigo. Chiusura Coop al centro Le Torri, lavoratori trasferiti lontano anche di 50 chilometri

Pochi saranno ricollocati in provincia di Rovigo, gli altri saranno trasferiti molto più lontano con chiare difficoltà

Sabato 11 Marzo 2023 di Francesco Campi
Chiusura della Coop al centro Le Torri

ROVIGO - La Coop sei tu, ma ti devi spostare. Fino a 50 chilometri da casa, tutti i giorni, 100 chilometri fra andata e ritorno. Questa la prospettiva per alcuni dei lavoratori, illustrata ieri dalla delegazione di Coop Adriatica 3.0, al tavolo convocato in Prefettura su sollecitazione delle organizzazioni sindacali. Di spazi per mantenere aperto il supermercato al centro commerciale Le Torri, come già chiarito, non ce ne sono. I problemi della struttura sono pesanti e a decisione di chiudere fra meno di un mese, dal 9 aprile, è irrevocabile. Peccato che sia stata comunicata leggermente in ritardo. Ai lavoratori, alle organizzazioni sindacali, ma anche ai consiglieri di zona, eletti dai soci. Nonché allo stesso Prefetto Clemente Di Nuzzo, che ha chiesto esplicitamente il perché del tardivo coinvolgimento a fronte di problemi che vanno avanti da tempo e della dichiarata difficoltà nel contattare la società.

Il vertice

Oltre ai rappresentanti sindacali ed ai vertici Coop al tavolo hanno partecipato anche il sindaco Edoardo Gaffeo ed il nuovo assessore al Commercio Giorgia Businaro. Proprio il sindaco si è detto aperto al confronto per individuare soluzioni per l'ipotizzata nuova apertura, ma si parla di anni, di un altro supermercato in città. Gaffeo ha spiegato anche l'importanza che riveste il parcheggio, strategico perché oltre a servire il centro storico è prezioso in vista della realizzazione, proprio di fronte, del nuovo Tribunale. Ma anche qui, oltre alle vicende fallimentari ed ai problemi di manutenzione, c'è l'aspetto del legame con la superficie commerciale. Franca Beggiao della Filcams Cgil Rovigo, Daniele Salvador della Fisascat Cisl di Padova e Rovigo e Michela Bacchiega della Uiltucs Rovigo, che componevano la delegazione sindacale, ringraziando il Prefetto per la disponibilità e preannunciando nuovi incontri con Coop, spiegano in una nota congiunta che «nonostante la volontà di mantenere in forza tutte le 31 persone, rimane purtroppo il fatto che pochissimi potrebbero essere ricollocati nella provincia di Rovigo.

I rimanenti dovranno sobbarcarsi trasferte che peseranno per 30-50 chilometri per sola andata, senza contare l'usura del mezzo e il rischio di ore sulla strada. Questo naturalmente influirà negativamente e moltissimo nell'economia delle buste paga di ogni singolo lavoratore e di riflesso nell'economia della famiglia, senza dimenticare che tanti sono i lavoratori maturi e alcuni fanno anche assistenza a famigliari».

Coop Alleanza 3.0, spiegano ancora i rappresentanti sindacali, «ha evidenziato l'impossibilità di continuare a sobbarcarsi delle spese di gestione di un centro commerciale con grandissimi problemi strutturali, vista anche l'impossibilità di rintracciare i restanti condomini per provare a trovare una soluzione». Una chiusura, aggiungono, che «ricadrà non solo su lavoratrici e lavoratori ma anche sul territorio, visto la già la difficile situazione occupazionale, e sulla popolazione, principalmente per le persone più anziane. Coop ha nuovamente evidenziato la volontà di riaprire un altro punto vendita e che sta valutando tutte le soluzioni, ma questa soluzione, quando e se avverrà, dovrà scontare tempi che potrebbero essere anche di alcuni anni».

Ultimo aggiornamento: 12 Marzo, 08:47 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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