Controllo del vicinato, nuovi quartieri si fanno avanti: martedì una riunione

Sabato 16 Ottobre 2021 di Elisa Barion
Controllo del vicinato, nuovi quartieri si fanno avanti: martedì una riunione

ROVIGO - La sicurezza a Rovigo è una questione gestita non solo dalle forze dell’ordine ma anche dai cittadini, attraverso i Gruppi di controllo del vicinato. Oltre al quartiere Tassina, anche San Bortolo ne ha uno. E martedì nella sala della Gran Guardia, a partire dalle 16, si terrà un incontro proprio per parlare di sicurezza e prossimità di vicinato. È organizzato dal Comune insieme al Gruppo di controllo del vicinato San Bortolo ed è aperto a tutti i cittadini. Il Comune spiega che «i Gruppi di controllo del vicinato segnalano alle forze dell’ordine situazioni relative alla sicurezza dei quartieri e creano anche delle reti di buon vicinato e solidarietà tra le persone al fine di aiutare le più fragili, come gli anziani quando sono soli».

IL PROTOCOLLO

Entrambi i gruppi hanno firmato un protocollo con la Prefettura ed il Comune e seguono i principi di azione contenuti nel protocollo. All’incontro di martedì sarà presente anche il Gruppo della Tassina, operativo dallo scorso luglio quando, a Palazzo Nodari, il sindaco Edoardo Gaffeo ed il referente del Gruppo Renato Campanile hanno siglato una convenzione contenente le regole del Gruppo validata dalla Prefettura.

LA CONVENZIONE

La convenzione precisa che il referente del Gruppo è l’unico soggetto che, nell’ambito di questo modello di sicurezza urbana integrata, può entrare in contatto con la Polizia locale ai fini dell’operatività del Progetto, per comunicare le segnalazioni avanzate dai membri del Gruppo. Secondo la convenzione, poi, «è compito prioritario del referente, quello di effettuare una preliminare valutazione delle segnalazioni provenienti dai membri del Gruppo, in modo da selezionare solo quelle che, adeguatamente circostanziate e definite, evidenzino in concreto eventi anomali di rilievo per la sicurezza urbana (ad esempio: allarmi, rumori, passaggio continuo di persone sospette, ecc.) verificatisi nell’area oggetto dell’attività di controllo di vicinato. Il referente effettuerà le predette valutazioni sulla base dei criteri che potranno essere indicati dalle forze di polizia».

RONDE VIETATE

L’articolo 3 della convenzione stabilisce che l’attività dei membri del Gruppo che aderisce al progetto di controllo del vicinato deve essere tassativamente limitata alla mera osservazione delle aree del territorio di competenza e alla segnalazione al “referente” del gruppo dei fenomeni di rilievo che possono destare allarme sociale. Per quanto riguarda, invece, i divieti previsti dalla convenzione, si legge: «Vietate le ronde e qualsiasi altra forma di pattugliamento del territorio; vietata ogni attività che possa incidere sulla riservatezza personale altrui. All’incontro di martedì in Gran Guardia parteciperà l’avvocato Pier Luigi Rando che relazionerà su “Gli aspetti legali della difesa della proprietà privata”.
 

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