ROVIGO - Altre sanzioni per il mancato rispetto delle norme sull'obbligo del Green Pass in Polesine, dove gli accertamenti erano serratissimi già prima della stretta sui controlli disposta lunedì dal ministro dell'Interno Luciana Lamorgese nel vertice con i venti Prefetti dei capoluoghi di regione che poi si sono interfacciati con i colleghi di tutte le province.
LA POLIZIA
Il personale della Divisione polizia amministrativa e sociale della Questura, con il supporto del Reparto prevenzione crimine di Padova, ha provveduto a controllare due sale scommesse, tre palestre, quattro attività di ristorazione ed un music-pub. In quest'ultimo locale tre persone sono state trovate all'interno mentre non indossavano, come previsto, la mascherina di protezione individuale e per questo sono state sanzionate amministrativamente per una somma pari a 400 euro ciascuno. In un ristorante nel centro di Rovigo, invece, sono stati trovati due clienti ed un dipendente sprovvisti dell'obbligatoria certificazione verde e così sanzionati rispettivamente per euro 400 gli avventori e per 600 il lavoratore.
GIRO DI VITE
L'11 novembre, invece, sempre in una sala Vlt, ad Arquà, la polizia aveva multato il primo lavoratore trovato senza Green Pass: per lui sanzione da 600 euro, per il titolare responsabile dell'omesso controllo, da 400. Del resto, il premier Mario Draghi, in conferenza stampa dopo l'ultimo consiglio dei ministri, è stato chiaro: «Le forze dell'ordine saranno mobilitate in modo totale. C'è tutta una aneddotica sui mancati controlli, bisogna potenziarli». Anche per questo l'ulteriore stretta decisa dal ministro Lamorgese: «Un impegno notevole per le forze dell'ordine, ma c'è tutto l'intento di fare il massimo. Dal primo gennaio sono state controllate 28 milioni di persine e 3,6 milioni di locali. Ora si farà di più con le forze che abbiamo».