Il Conservatorio invade la città col festival Musiche viandanti

Lunedì 14 Giugno 2021 di Sofia Teresa Bisi
Musicisti in piazza Merlin a Rovigo

ROVIGO - La musica è solo di adesso, di quando viene interpretata, fruita e mentre suscita emozioni. Questo è il vero significato dell’arte dei suoni ed è stato il principio secondo cui Vincenzo Soravia, direttore del conservatorio rodigino, ha pensato alla seconda parte del Venezze Musica Festival. «Anche se concepita e scritta secoli fa – ha detto ieri inaugurando l’ultima giornata del festival – la musica non può conoscere divisioni: è solo del presente, del momento in cui viene ricreata e rievoca sensazioni. Il progetto Musiche Viandanti è stato concepito proprio per far capire il potere della musica, per riscoprirne i tanti elementi di aggregazione e sacralità, che per mesi sembravano perduti e che oggi, nonostante il sole potesse invitare i cittadini verso il mare, ha affollato le vie e le piazze del centro in un continuo flusso artistico e aggregante». 
IL PROGETTO 
“Musiche viandanti” ha preso il via dal Conservatorio con la Toccata in Re minore di Bach eseguita da Ruggiero Livieri e con il canto gregoriano interpretato dal Coro del Venezze diretto da Michele Manganelli. Un corteo ordinato e sempre più numeroso ha seguito le nove proposte che si sono snodate per il centro, coinvolgendo studenti, diplomati, docenti di tutti i dipartimenti e in tutti gli stili musicali, in una proposta mai realizzata prima e registrata con un drone. 
La celebre Eine Kleine Nachtmusik di Mozart in Piazza Merlin ha preceduto un corteo di Clapping Music fino all’auditorium Pighin, dove c’era un’installazione sonora legata all’acqua. All’esterno l’Allegretto della VII Sinfonia di Beethoven e alcuni brani di Mussorgskij hanno creato un’atmosfera romantica. Pagine antiche hanno reso omaggio in Piazza Matteotti ai 1100 anni del castello e portato il corteo verso piazza Vittorio Emanuele, che ha ospitato celebri melodie del 900 pop. Tra via Verdi e piazza XX Settembre si sono alternate altre formazioni di strumenti a corda e a fiato, per giungere al gran finale con “Toccata dall’Orfeo” di Moteverdi eseguita alle percussioni e poi da un quintetto di ottoni e con il grandioso coro dal Nabucco, “Va’ pensiero” di Verdi diretto da Michele Peguri, che ha unito pubblico, passanti e interpreti proprio sotto il tempio della musica cittadina, il teatro Sociale. Nel pomeriggio di sabato è stata apprezzata e frequentata da tante persone anche la terza proposta musicale che il Venezze ha realizzato per il Maggio Rodigino. 
Piazza Matteotti è stata la scenografia per le applaudite esibizioni dei laureati nei dipartimenti di musica pop e jazz. Si potranno ascoltare il Luca Furlan & Silvia Belluco Duo, Tesla Vision (Silvia Belluco, Elia Martina, Ismaele Marangone, Lorenzo Ghirardini, Giulio Ghirardini), Gabriele Fava Group (Gabriele Fava, Tommaso Parmigiani, Giancarlo Patris, Marcello Canuti), Honered wants a name (Adamo Corrado, Adelaide Garbin, Mattia Angeli, Enrico Manfrin, Vanessa Castegnaro, Alex Mari, Miriam Bragantini, Silvia belluco, Claudia Tessari, Cristina Mariz). 
VERSO IL FESTIVAL BIBLICO
«Il Venezze Musica Festival – ha commentato Fiorenzo Scaranello, presidente del Venezze – è una festa che lega la città in una scia di musica che la vuole abbracciare tutta. Solo riscoprendo il valore magico e sacro della musica si possono oggi ricomporre le nostre vite. Il modo migliore per ripartire sia dal punto di vista sociale che culturale è dare importanza ai luoghi di Rovigo e viverli in modo nuovo cercando emozioni e bellezza». Il prossimo fine settimana, il Maggio Rodigino, slittato in avanti di un mese, cederà il posto al Festival Biblico. 
 

Ultimo aggiornamento: 07:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci