Confindustria candida il Polesine a diventare capitale della cultura d'impresa

Venerdì 29 Ottobre 2021 di Nicola Astolfi
La presentazione della candidatura a capitale della cultura d'impresa a Palazzo Angeli di Rovigo

ROVIGO  - Anche Rovigo è tra le candidate a prendere il testimone da Alba, il prossimo 6 novembre, nella selezione della Capitale della cultura d’impresa 2022 ed è con la stessa ambizione - quella di far crescere le realtà produttive locali in un dialogo costante con istituzioni, territorio e mondo della cultura - che mercoledì a palazzo Angeli sono stati presentati i nuovi referenti locali di Confindustria. Luca Ferro, Dario Casonato e Christian Martini rappresenteranno l’associazione rispettivamente nei comprensori del Delta del Po, di Rovigo e della Riviera del Po, nuova denominazione per l’Alto Polesine, che intende focalizzare l’immagine del territorio come terra tra fiumi richiamando anche il vicino esempio dell’area lungo le rive del Brenta, ha spiegato il vicepresidente di Confindustria Venezia Rovigo con delega al territorio del Polesine, Paolo Armenio, aprendo l’incontro. I nuovi referenti «saranno sentinelle del nostro sistema e ambasciatori della locale cultura d’impresa, in un momento particolare perché ha all’orizzonte la Zona logistica speciale e il Piano nazionale di ripresa e resilienza», ha puntualizzato il presidente di Confindustria Venezia Rovigo, Vincenzo Marinese.

LA SELEZIONE
Alla selezione per l’attribuzione del titolo di Capitale della cultura d’impresa 2022 il Polesine ci sarà non perché l’importante è partecipare, ma «per vincere», ed è con questo spirito che s’è presentato anche il referente territoriale di Confindustria per Rovigo Dario Casonato: ha 55 anni e ha maturato esperienze professionali in management e finanza prima di diventare l’amministratore delegato di Degrea Spa, che a San Martino di Venezze produce vasi in terracotta 100 per cento made in Italy. E che malgrado il lockdown, negli ultimi 2 anni ha visto crescere il proprio fatturato del 40%. «Da sempre mi sento di appartenere a chi vuole “spingere” il Polesine: siamo qui per prendere in mano questo territorio - ha detto Casonato - e per raggiungere i risultati attesi, in tempi abbastanza rapidi».

Risultati che per Degrea sono stati sanciti anche dal recente premio “Imprese vincenti 2021” nella sezione dedicata all’internazionalizzazione.

ECCELLENZE
Il riconoscimento, che in tre edizioni ha raccolto quasi 10 mila candidature dalle imprese che rappresentano i driver di crescita del Paese, è stato assegnato da Intesa Sanpaolo all’azienda polesana insieme ad altre 13 piccole e medie imprese “vincenti” per le strategie di internazionalizzazione sviluppate nel particolare contesto economico segnato dalla pandemia di coronavirus. «So che il nostro vicepresidente Paolo ha un programma molto ambizioso e spero di essere all’altezza», ha detto con Armenio al proprio fianco Luca Ferro: 62 anni, è amministratore unico di Costruzioni Edilferro di Porto Viro, società fondata nel 1952 e oggi attiva soprattutto nella progettazione, nella ricerca, nel restauro monumentale, nelle ristrutturazioni “chiavi in mano”, in operazioni immobiliari e nel recupero del territorio, secondo innovazione, tecnologie avanzate e qualità. 
Christian Martini, 49 anni, rappresenterà invece la Riviera del Po, e insieme al fratello Fabio e ad Andrea Zerbinati è il titolare di una delle ditte «leader nelle attrazioni estreme e nella produzione di ruote panoramiche fino a 80 metri: sono entusiasta di questo incarico», ha detto Martini alla platea riunita per l’occasione al piano nobile di palazzo Angeli. 

CAMBIO DELLA GUARDIA
Hanno partecipato alla presentazione anche il sindaco Edoardo Gaffeo, il reggente della Provincia Antonio Laruccia, il presidente del Consorzio Università Rovigo Diego Crivellari e il professor Daniele Negri, direttore del Dipartimento di Giurisprudenza dell’università di Ferrara, che a palazzo Angeli ha la sede rodigina. Negri, in scadenza di mandato, dal prossimo novembre lascerà il testimone alla guida del Dipartimento alla professoressa Serena Forlati, ordinario di Diritto internazionale: «Ringrazio il professor Negri - ha detto il presidente Crivellari - per aver intuito la necessità di scavallare anche il Covid nell’aprire l’università al territorio, per mostrare come l’università cresce al suo interno e proiettandosi all’esterno» per contribuire allo sviluppo economico e culturale del territorio.
 

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