Colonscopia fatale, medico condannato a 4 mesi per omicidio colposo

Lunedì 14 Febbraio 2022 di Francesco Campi
Ospedale di Adria
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TAGLIO DI PO - Una colonscopia eseguita in anestesia totale. Un’anestesia dalla quale Giovanni Volante, 86 anni, agricoltore   di Taglio di Po, non si è più svegliato. E ieri, per la sua morte, il giudice Nicoletta Stefanutti ha condannato a 4 mesi (in primo grado) il medico Leonardo Rubinato. Il decesso risale al 10 maggio del 2017. Quel giorno l’anziano si era presentato all’ospedale di Adria perché doveva essere sottoposto ad una colonscopia, la procedura diagnostica per lo studio del tratto digestivo inferiore che si esegue con l’inserimento di una sonda endoscopica. Ad eseguire quella che, più precisamente si chiama rettosigmoidocolonscopia era stato proprio il dottor Rubinato, oggi 66enne, responsabile di Endoscopia digestiva.

L’ESPOSTO
Per questa morte, dopo che i nipoti avevano presentato un esposto contro ignoti perché la Procura verificasse se si potesse configurare l’omicidio colposo, legato a qualche passaggio eventualmente non corretto, il medico dell’ospedale adriese, che aveva eseguito l’esame all’anziano, è stato rinviato a giudizio. E ieri, nell’udienza si sono contrapposte le due diverse versioni dei consulenti di accusa e difesa, come è consuetudine quando si tratta di valutare un’eventuale colpa medica, ovvero che vi sia un rapporto diretto fra la condotta del medico e le conseguenze per il paziente e che il medico si sia discostato dalle regole di condotta che la maggioranza dei suoi colleghi avrebbe osservato di fronte allo stesso caso. Volante non era sposato e non aveva figli e viveva in via Avogadro 20. A lungo aveva vissuto insieme al fratello ed alla cognata. I nipoti, che abitavano vicino a lui, lo seguivano e gli davano una mano. Persona schiva e riservata, non faceva particolare vita mondana, soprattutto negli ultimi tempi. Era stato agricoltore, occupandosi insieme ai fratelli delle terre di famiglia e, da pensionato, continuava a coltivare l’orto e ad allevare le galline.

NIPOTI PROTAGONISTI
Nonostante l’età avanzata ed un particolare quadro clinico, i nipoti avevano spiegato come l’anziano stesse bene e soffrisse solo di una forte anemia.

I familiari dell’anziano, si sono affidati all’avvocato Helem Cristina Ricardo per la costituzione come parte civile. Il processo si era aperto il 22 maggio 2019. L’esperto dirigente medico era invece difeso dall’avvocato Luigi Migliorini. Il pm Maria Gulia Rizzo, invece, al termine della sua arringa aveva chiesto proprio una condanna ad una pena di 4 mesi.

«Siamo a completa disposizione della magistratura e in primo luogo vogliamo esprimere vicinanza alla famiglia. Stiamo parlando, comunque, di un paziente con una situazione clinica complessa», aveva sottolineato poche ore dopo il decesso avvenuto nell’ospedale di Adria, la dottoressa Annalisa Boschini, responsabile della comunicazione per l’azienda sanitaria, precisando la posizione dell’Ulss 5 Polesana.

Ultimo aggiornamento: 15 Febbraio, 08:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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