Crollo incassi fino all’80%: con 20 spettatori su 400 posti è crisi per le sale cinematografiche

Lunedì 12 Ottobre 2020 di Roberta Merlin
Andrea Stratta, ad di Notorious Cinemas, il colosso da otto sale e oltre milleduecento posti nell’area della Fattoria
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ROIVGO -  Venti spettatori su oltre 400 posti a sedere. E’ la drammatica fotografia di un weekend autunnale in uno dei cinema della provincia di Rovigo. Basta questo dato a fare capire la crisi che stanno vivendo gli imprenditori del settore cinematografico messi in ginocchio dal Covid-19. «Se continua così il virus ci costringerà a chiudere – spiega Alessandro Pulga, responsabile del cinema Eden di Porto Viro - Le regole anti-contagio sono infatti poco chiare, spesso in contraddizione tra Regione e Governo. Gli spettatori non capiscono se devono prenotare per venire al cinema o indossare o meno la mascherina una volta seduti. Dal punto di vista normativo regna da mesi il caos. A questo si aggiunge la mancanza di film: le grandi produzioni stanno aspettando il vaccino prima di uscire. Senza contare poi che anche cartoni molto attesi hanno annunciato l’uscita sulla tv digitale».
SITUAZIONE GRAVE
Dal lungo lockdown primaverile, i cinema del Polesine sono usciti con le ossa rotte: una situazione che, con la secondo ondata di pandemia, non sembra avere prospettive di ripresa. «Stiamo ancora aspettando i 20mila euro che il Governo ci aveva promesso a marzo e previsti in una legge ad agosto – spiega Pulga - Soldi che, anche se pochi, ci servono per pagare gli affitti delle strutture e le tante spese fisse. Chi non è infatti proprietario delle sale, negli ultimi mesi si è trovato a dovere pagare anche 2.500 euro di canone mensile con gli schermi spenti a causa dell’emergenza. Una situazione che, visto come sta andando alla vigilia della stagione invernale, è destinata ad aggravarsi».
MANCANO I GIOVANI
«I giovani sono quelli che escono di più, ma non frequentano i cinema perché mancano i film americani – spiega Giorgio Orlandin responsabile del Politeama di Badia Polesine - Dalla riapertura abbiamo un calo di oltre il 70%. Il settore è bloccato dalla pandemia e le prospettive per i prossimi mesi non sono buone. Riusciamo a tenere aperto grazie alla conduzione familiare – spiega Orlandin -, ma in questo momento sono maggiori le spese delle entrate».
IL MULTISALA
Non va meglio nemmeno per i colossi del settore come Notorious Cinemas, da un anno approdato a Rovigo con la sistemazione dell’ex Cinergia di Borsea, completamente rimesso a nuovo dopo l’incendio che lo aveva devastato nel 2017. Da ieri il cinema è stato, tra l’altro, costretto alla chiusura «per un problema tecnico», fa sapere la direzione, ma già da oggi o domani dovrebbe riaprire nuovamente le porte. «La situazione è drammatica – le parole dell’amministratore delegato di Notorious Andrea Stratta - Abbiamo riaperto le 8 sale, per 1.260 posti a sedere, nel rispetto di tutte le normative igieniche e di sicurezza anti-Covid: gli spettatori sono tornati al cinema ma a mancare ora sono i film. Tutte le importante uscite sono state rinviate a marzo, nella speranza dell’arrivo del vaccino. Stiamo contando ovunque un calo di presenze dell’80%, come sta succedendo in tutti i cinema del mondo». Fino a Natale verranno proiettati i film italiani, ma non basteranno per riempire le sale come prima della pandemia.
«Teniamo duro fino alla tanto attesa ripresa di marzo: in caso di necessità una parte del personale andrà eventualmente in cassa integrazione per brevi periodi – spiega il numero uno di Notorious – Le nostre sale restano aperte nel rispetto di tutte le regole anti-contagio. L’intero settore potrà probabilmente ripartire tornando ai ritmi precedenti con l’arrivo del vaccino».
LE REGOLE
Per il momento, le regole per frequentare i cinema sono: igienizzazione delle mani, mascherina e distanza di sicurezza tra gli spettatori.

Una volta svuotata la sala, ogni poltrona viene sanificata dal personale del cinema, così come bagni e porte. I proprietari delle sale cinematografiche sono però in attesa col fiato sospeso del nuovo Dpcm del Governo Conte, previsto per il 15 ottobre e temono ulteriori restringimenti delle regole anti-Covid anche sul fronte dei cinema, oltre che per bar e ristoranti.

Ultimo aggiornamento: 09:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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