Cimiteri, led al posto delle lampade votive, è polemica: «Scelta che non pensa agli anziani»

Martedì 14 Dicembre 2021 di Anna Nani
Cimiteri, led al posto delle lampade votive, è polemica: «Scelta che non pensa agli anziani»

PORTO TOLLE - Si annuncia agitato il cammino del progetto di sostituire con led le lampade votive dei sette cimiteri. «Più che un progetto innovativo, pare una scelta da scaricabarile. Troppo complicato per la giunta Pizzoli fare un piano di sistemazione degli impianti: hanno preferito ribaltare il problema al cittadino che ora si troverà senza un servizio e dovrà gestire in autonomia batterie, led e quanto ne consegue», accusa Silvia Siviero, consigliera di opposizione di Progetto civico che insieme al collega Valerio Gibin ha firmato un'interrogazione sulla questione lampade votive dei cimiteri di Porto Tolle.
La consigliera non le manda a dire e boccia il progetto come«scelta azzardata fatta senza pensare agli anziani che si troveranno ad arrampicarsi sulle scale, a cambiare batterie o tutto il lumino».

Materia del contendere è il progetto approvato a novembre dalla giunta per la sostituzione di tutte le lampadine votive nei cimiteri per un passaggio da un sistema a bassa tensione a quello a batteria. Un'iniziativa del valore complessivo di poco più di 117mila euro di cui 88mila euro a base d'asta per la sostituzione di tutti i corpi luminosi, mentre altri circa 30mila rimangono come somme a disposizione. Sono infatti più di 3.500 le luci votive che saranno sostituite nei 7 camposanti deltini, ovvero a Ca' Tiepolo, Donzella, Scardovari, Tolle, Ca' Zuliani, Boccasette e Ca' Venier.


IL PROGETTO

Nelle intenzioni dell'amministrazione l'idea sarebbe volta a migliorare il servizio liberando da una parte l'utente dal canone annuale e dall'altro rendendolo indipendente nella gestione, dato che queste nuove lampade saranno alimentate con batterie alcaline. I consiglieri di Progetto civico hanno deciso di prendere posizione anche a seguito di numerose segnalazioni da parte di cittadini che lamentano lo stato di degrado dei cimiteri nei quali molte lucine sarebbero già non funzionanti, nonostante il pagamento del canone. «I nostri compaesani hanno pagato per l'illuminazione, ma senza ricevere il servizio. Potrebbe sembrare una questione futile ma non è così: non ci sono solo interessi economici ma affetti e ricordi», scrivono nel documento Siviero e Gibin.
«L'alimentazione a batterie, la sua durata in situazioni critiche, caldo, freddo, umidità e la relativa sostituzione, due, tre, quattro volte l'anno, può creare notevoli disagi sia alle persone anziane, basti pensare ai loculi posti in alto, che ai non residenti prosegue la minoranza -. È stato fatto un preventivo? Se sì, a quanto ammontava il ripristino degli impianti elettrici a bassa tensione? Viste problematiche e disagi praticamente certi che si evidenzieranno, il Comune ha già messo in conto qualche azione?».
Progetto civico termina l'interrogazione affermando: «I cimiteri custodiscono memorie, affetti e ricordi. Riteniamo doveroso da parte di amministrazione e sindaco prestare particolare attenzione al mantenimento del loro decoro, garantendone tutti gli ordinari servizi, per dare riscontro alle ripetute e continue segnalazioni dei cittadini riguardo la loro gestione non certo ottimale. Ci permettiamo, infine, di consigliare l'installazione in ogni cimitero di contenitori per la raccolta differenziata delle batterie».

 

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