Ciclopista della destra Adige, "incidente diplomatico" fra Rovigo e Badia Polesine

Mercoledì 20 Luglio 2022 di Elisa Barion
Una pista ciclabile in città

ROVIGO - Un progetto in ballo da quasi dieci anni che dovrebbe finalmente vedere la luce entro le prossime settimane per essere concluso, se tutto va bene, entro la fine del 2022. E che sta causando una sorta di “incidente diplomatico” tra Rovigo e Badia Polesine. A farsi attendere a lungo è la ciclabile Destra Adige, la mega pista dedicata alle due ruote che corre adiacente il corso del fiume che delimita il confine settentrionale del Polesine, attraversando i territori di Badia, Lendinara, Lusia e San Martino di Venezze, oltre a Rovigo, per una estensione di 86 chilometri e un percorso effettivo di 52,1. Il “Progetto integrato per la valorizzazione del sistema della Destra Adige” di vicissitudini ne ha passate tante da quando, nell’ormai lontano 1. dicembre 2014, i Comuni coinvolti hanno siglato il protocollo d’intesa per la realizzazione del tratto polesano dell’infrastruttura che, in realtà, ha un respiro ben più ampio. La ciclabile, infatti, è solo un tratto della ben più estesa Ciclopista della valle dell’Adige che parte dal passo di Resia, ovvero dalla sorgente del fiume stesso, e conduce fino alla sua foce, attraversando, subito dopo il tratto polesano, il territorio di Cavarzere. Tante vicissitudini, si diceva, in quasi otto anni cui si è aggiunto, negli ultimi giorni, un ulteriore capitolo.

FONDI STANZIATI

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale di Rovigo, l’aula votando all’unanimità la destinazione di quota parte dell’avanzo di amministrazione 2021, ha dato l’ok anche alla destinazione di ulteriori 90mila euro al progetto per la parte che interessa il Comune di Rovigo, capofila del progetto stesso. Risorse che l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Favaretto ha motivato così: «I 90mila euro destinati dall’avanzo alla “Destra Adige” sono a completamento dei lavori sul territorio di Rovigo. La cifra si è resa necessaria per redigere il progetto esecutivo. Servono anche per sostenere nella sua interezza il finanziamento originario dalla Regione che prevede un importo complessivo di 2,4 milioni e sapendo che il Comune di Badia si è sfilato dal suo impegno di bilancio e non potendo modificare l’importo complessivo, si è pensato di implementare e completare i lavori sul territorio comunale mantenendo intonso il contributo regionale».
Con l’occasione l’assessore ha anche aggiornato i consiglieri sullo stato di avanzamento de progetto redatto, in fase preliminare, dallo studio Alessio Pipinato & Patners Architectural Engineering srl. «Informo anche il consiglio - ha affermato l’assessore - che è stato firmato il contratto con la ditta a fine marzo, stanno consegnando i lavori adesso. C’è stato un po’ di ritardo nella consegna dei lavori perché sapete che c’è stato un terremoto sui prezzi (delle opere e dei materiali, ndr) a fine maggio».

LA RISPOSTA

Il sindaco di Badia Polesine Giovanni Rossi, chiamato in causa da Favaretto, è di avviso completamente opposto e chiarisce la propria posizione. «L’impegno finanziario di Badia per quanto riguarda la propria quota all’opera era di 130mila euro. Badia ne ha pagati ben 200mila con fondi propri. Per questo abbiamo rendicontato il lavoro già fatto all’interno del progetto chiedendone la scorporazione».
Il lavoro già eseguito cui si riferisce Rossi è la realizzazione del sottopasso nei pressi del ponte che collega con Masi, comunque previsto dal progetto della Destra Adige e costato circa 200mila euro. «Badia – sottolinea Rossi - non si è sfilata dal progetto complessivo, anzi si è portata avanti con i lavori, dato che i tempi sono andati estremamente lunghi, anche per responsabilità del Comune capofila. Non potevamo aspettare oltre, dato che il sottopasso era per noi un’opera indispensabile per la sicurezza dei ciclisti. Tra l’altro sono stato anche generoso: Badia avrebbe dovuto corrispondere 130mila euro al progetto complessivo, invece ne abbiamo spesi 200mila e sono talmente generoso che non mi faccio restituire la differenza».
 

Ultimo aggiornamento: 17:19 © RIPRODUZIONE RISERVATA
Potrebbe interessarti anche
caricamento

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci