Misteriosi lavori all'ex centrale Enel: «Doveva diventare villaggio vacanze: a che punto è la riconversione?»

Giovedì 9 Settembre 2021 di Anna Nani
L'ex centrale Enel di Polesine Camerini
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PORTO TOLLE - A distanza di poco più di un anno arriva una nuova interrogazione sul futuro della ex Centrale Enel di Polesine Camerini da parte del gruppo di opposizione Progetto civico. Silvia Siviero con il capogruppo Valerio Gibin tornano sul tema per cercare di sapere lo stato dell’arte di Delta Farm, l’avveniristico villaggio vacanze che Human Company dovrebbe realizzare al posto di quel che è stato uno dei siti industriali più importanti degli anni 80.

«A parte qualche frasetta del sindaco sui giornali, la questione è avvolta nel mistero - dichiara il capogruppo di Progetto civico -. Le aziende portotollesi ed i consorzi che lavoravano in Centrale stanno chiudendo od hanno già chiuso. E da quando Enel ha applicato la exit strategy abbiamo perso, nel silenzio tombale dell’amministrazione, almeno 25 posti di nostri concittadini che lavoravano lì. Vediamo ora con questa interrogazione cosa ci risponderanno ma soprattutto se e quando torneranno a lavorare».

VALZER DI DATE

Nel documento i rappresentanti di Progetto civico riportano alcuni stralci di notizie apparse sui quotidiani come l’intervista a Luca Belenghi che il 24 maggio in un’intervista dichiarava che la riqualificazione della più grande centrale idroelettrica dismessa in Italia, in partnership con Enel, sarebbe riuscita nel 2025 cui sono seguite le dichiarazioni del sindaco Roberto Pizzoli: «L’azienda ha tre anni di tempo: entro 180 giorni dal via della demolizione, però, vedremo il progetto di valorizzazione dell’area».

GLI INTERROGATIVI

«Abbiamo saputo che nella zona ex Centrale sono in atto dei lavori e da mesi sono presenti nel nostro comune rappresentanze e lavoratori - rimarcano dall’opposizione - chiediamo al sindaco di sapere se è stato presentato il progetto finale. A che punto sono le autorizzazioni urbanistiche? Se e quanti portotollesi saranno impiegati nei lavori di riconversione? Che tipo di lavori si stanno eseguendo? Se e quante ditte locali partecipano e parteciperanno a questo importante progetto di riconversione? Che cosa ha fatto questa amministrazione per rendere possibile un reale coinvolgimento delle ditte locali?».
Tante domande che girano attorno a quell’ambizioso progetto con cui l’azienda fiorentina, colosso del turismo all’aria aperta, ha vinto la corsa del bando Futur-e, l’iniziativa con cui Enel ha cercato di ridare vita a 23 centrali dismesse. Un investimento da 60milioni di euro che dovrebbe occupare ameno 400 persone, sviluppandosi su 110 dei 300 ettari su cui si trova l’ex polo industriale.
 

Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 09:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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