Martella: "Arriveranno i soldi per i pescatori che hanno avuto le cavane distrutte"

Venerdì 29 Gennaio 2021 di Alberto Lucchin
DISTRUZIONE La scena che si è presentata in Sacca di Scardovari all'indomani della mareggiata

PORTO TOLLE I soldi per le cavane dovrebbero arrivare con il prossimo decreto Ristori. Il condizionale è d’obbligo a causa della crisi di Governo ma non è in dubbio il fatto che quei fondi a seguito della mareggiata del 2019 arriveranno. La conferma arriva dal sottosegretario Andrea Martella ed è lui stesso ad utilizzare precauzionalmente il condizionale, visto l’aria che si respira a Roma in questi giorni frenetici. Sin dai giorni immediatamente successivi al disastro che si è abbattuto sul litorale veneto, Martella si è impegnato in prima persona ad aiutare il Distretto Ittico a rialzarsi dopo l’incredibile perdita.
«Sono in contatto quotidianamente con il sindaco Roberto Pizzoli e, tramite lui, con gli esponenti del Consorzio delle Cooperative di Scardovari - Afferma il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio -. Lo Stato, a seguito degli eventi atmosferici del 12 novembre 2019, ha già erogato al Comune le risorse che riguardano la parte pubblica, anche per la pulizia della sacca dai detriti, un milione e 300 mila euro, come stabilito a seguito della ricognizione dei danni subiti presentata alla Regione». Quindi, per ciò che riguarda il patrimonio pubblico il ristoro c’è già stato.
PRIVATI IN ATTESA
Per quanto compete, invece, i fondi ai privati, quelli destinati alla ricostruzione delle cavane, «considerando che queste attività produttive rientrano nella ricognizione di altri fabbisogni, di cui alla lettera E del comma 2 del articolo 25 del Codice della Protezione Civile, queste risorse, gestite dal dipartimento della Protezione Civile, al momento non sono state ancora erogate a causa della pandemia in quanto sono state dirottate per interventi di carattere sanitario. Con lo scostamento di bilancio, votato la scorsa settimana, nel prossimo decreto ristori saranno previste quelle anche per le cavane di Porto Tolle. Sono contributi previsti dalla legge e, come è stato detto, andranno il più presto possibile erogati, con un po’ di ritardo per pandemia, ma la questione è in fase di risoluzione».
Finché il decreto non sarà realtà, il problema non può essere ancora chiuso definitivamente. La crisi aperta con le dimissioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha inevitabilmente dilatato i tempi.
LA RASSICURAZIONE
Martella però rassicura i pescatori: «Quello che è certo è che è in via di risoluzione. Lo spiego al sindaco ogni giorno, lo sa bene, abbiamo individuato questa soluzione. Si parla di contributi che vanno dai 5 mila ai 20 mila euro e vanno attribuiti, come sa bene il sindaco, sulla base del regolamento della Protezione Civile. Sono soldi che mancavano, recuperati con lo scostamento e dovrebbero entrare, ripeto, dovrebbero, con il decreto Ristori».
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