Castelbeach nel mirino dei social perché chiede il green pass: «Obbligati per legge»

Sabato 7 Agosto 2021 di Marco Scarazzatti
Lo scivolo a Castelbeach

ROVIGO - Il debutto del Green pass è stato vissuto in maniera polemica per quello che riguarda i parchi acquatici, tranquilla in riferimento a cinema e palestre rodigine. A fare più clamore sono state le frasi pesanti, utilizzate da diverse famiglie, sul profilo Facebook di Castelbeach, i cui titolari si sono visti costretti a rispondere. In tanti si sono scagliati contro i gestori del parco tematico di Castelguglielmo. «Andremo con i nostri figli a Padovaland o al Cavour di Valeggio sul Mincio - queste le frasi scritte contro Castelbeach - anche in Liguria e Puglia ci sono parchi acquatici dove si può entrare».
Pronta la replica dei titolari, che nell'ultimo mese e mese sono stati criticati per non utilizzare prenotazioni online, scatenando l'ira di chi una volta fatta una lunga coda, era rimasto fuori visto il raggiugimento del numero massimo di 800 persone. «È nostra usanza non rispondere a chi esprime giudizi sulla pagina Facebook - ha scritto la famiglia Camalori - perché rispettiamo il parere di tutti.

In questo caso crediamo che si sia superato ogni limite. Vogliamo far sapere a quei signori che quando un'azienda viene iscritta in Camera di commercio per iniziare un'attività, le viene assegnato un codice Ateco. Con il nostro codice il decreto legge del Governo dice che è obbligatorio richiedere il Green pass o il tampone. Ci avete criticato pesantemente, ma noi rispettiamo la legge. Se il vostro vivere è quello di non farla rispettare, è un pessimo esempio al prossimo e ai figli. Le leggi non le facciamo noi, siamo imprenditori che hanno realizzato un'idea, si sono impegnati finanziariamente dando lavoro a una trentina di famiglie e facciamo di tutto per farvi trascorrere una giornata in serenità. La soddisfazione di quello che facciamo ci viene dagli attestati di stima amicizia e solidarietà di tanti frequentatori di Castelbeach. Dite pure ai vostri figli: Non ti portiamo più a Castelbeach, perché loro rispettano le leggi».


CINEMA

Al Notorious Cinemas di Rovigo la vigilia del Green pass, conclusasi con gli spettacoli delle 22.40, quindi dopo la mezzanotte, ha visto l'affluenza di 471 spettatori. «Abbiamo ricevuto nelle giornate precedenti all'entrata in vigore del Green pass diverse telefonate da parte di persone che ne volevano sapere di più - spiega Nicola Rosso, uno dei manager del multisala - altri sono venuti preferendo non acquistare il biglietto per gli spettacoli dei prossimi giorni. I dati che ci arrivano dalla Francia non sono molto incoraggianti a livello di presenze nei cinema. Speriamo possa prevalere il buon senso».
Due famiglie di Rovigo, composte da cinque bambini totali e due coppie di genitori, si sono ritrovate appositamente per vedere assieme un film il giorno prima del Green pass obbligatorio, addirittura anticipando di un giorno il rientro dalle vacanze.


PISCINE

Nessun problema nelle piscine scoperte di Rovigo, Adria e Occhiobello, visto che vi si può accedere anche senza essersi fatto il vaccino. «Da noi ci sono i corsi nella piscina coperta ai quali hanno avuto accesso solamente persone con Green pass o con tampone, e ci sono gli spazi verdi e acquatici esterni, per tutti - ricorda il responsabile del polo natatorio di Rovigo, Enrico Novo - sono tenuti a esibire il Green pass gli iscritti ai corsi di nuoto, aquafitness e nuoto libero, in vasca interna dai 12 anni in poi. Non è necessario per l'utilizzo di piscine e spogliatoi esterni, frequentazione del centro estivo, aqualandia, per i minori di 12 anni (qualsiasi attività essi frequentino), per gli accompagnatori di minori negli spogliatoi. Chi è entrato con il Green pass ci ha detto di sentirsi più tutelato con questa nuova misura di sicurezza».
Alla palestra che si trova nel polo, la Roger Gym, poche presenze ieri mattina, tutte vaccinate, anche se va tenuto conto che in tanti in questo periodo sono in vacanza.

Ultimo aggiornamento: 12:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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