Notte di Capodanno con incendi di cassonetti in tutta la città

Domenica 2 Gennaio 2022 di Alessandro Garbo
Una cassonetto bruciato a Rovigo

ROVIGO - I vandali non si riposano mai, nemmeno la notte di Capodanno. Sono state appiccate le fiamme ad almeno a sei cassonetti a Rovigo, in diversi quartieri della città, come in Commenda e San Pio X. È l’ennesimo episodio degli ultimi mesi e per i residenti, ormai, si tratta di una vera e propria emergenza: le fiamme avrebbero potuto estendersi fino alle macchine parcheggiate nei pressi.

A intervenire in maniera tempestiva sono stati i vigili del fuoco, che hanno scongiurato guai peggiori. Nessuna traccia degli autori di questa azione insensata. Intanto i cittadini continuano a invocare maggiori controlli e qualcuno chiede vengano installate le telecamere di videosorveglianza. Può sembrare solo una bravata per trascorrere in modo diverso la notte di Capodanno, ma non lo è. Ogni cassonetto costa quasi duemila euro e la cifra ricade sulle tasche della comunità.

Questo atto notturno si inserisce in un quadro di allarme anche particolare, quello di via Alessandro Campo a San Pio X, con undici roghi in un anno e mezzo, l’ultimo a giugno scorso, con tanto di vertice in prefettura e che aveva portato alla decisione di installare delle telecamere. Tema che aveva ripreso Mattia Moretto, capogruppo di Fratelli d’Italia: «Al di là dei costi che gravano sui cittadini ogni qualvolta Ecoambiente è chiamata a sostituire il contenitore bruciato, occorre intensificare i controlli da parte delle forze dell’ordine e procedere, come ripetutamente richiesto dal sottoscritto in consiglio comunale, con l’installazione di videocamere».
 

LA NOTTE
Tornando alla notte di San Silvestro, non ci sono stati altri interventi urgenti da parte dei vigili del fuoco. Nonostante le ordinanze emesse in più Comuni per vietare i botti di Capodanno, qualcuno non ha rinunciato alla tradizione di sparare i fuochi d’artificio per dare l’arrivederci al 2021 e accogliere il 2022, ma non ci sono stati feriti o danni nei paesi. Solo qualche protesta, soprattutto sui social network: i residenti di Bosaro e Guarda non hanno apprezzato i fuochi d’artificio sparati e hanno temuto per l’incolumità dei cani, spaventati come gli altri animali domestici o selvatici. Tanta paura per gli amici a quattro zampe, ma non paiono esserci state fughe come accaduto negli anni precedenti.
 

Ultimo aggiornamento: 08:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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