Pronto soccorso al collasso: mancano medici e anestesisti

Sabato 16 Luglio 2022 di Francesco Campi
Il Pronto soccorso dell'ospedale di Rovigo

ROVIGO - Ormai non si può parlare più nemmeno di emergenza, perché le difficoltà di trovare personale per il Servizio di medicalizzazione del 118 degli ospedali di Trecenta e di Adria e i Pronto soccorso, risalgono ad oltre un lustro fa, tanto che dal 2018 - ben prima del Covid e della attuale diffusa difficoltà di arruolare personale medico - in Polesine era stata avviata l’esternalizzazione della medicalizzazione del 118. Ovvero la “fornitura” di medici che intervengono sul posto con l’auto medica nei casi in cui il solo personale infermieristico delle ambulanze non abbia le competenze sufficienti per affrontare la situazione. Ma le cose sono peggiorate nel tempo.

BRUTTA SORPRESA
Fino all’ultima “sorpresa”: all’ultimo bando, per affidare il Servizio di medicalizzazione 118 degli ospedali Trecenta ed Adria ed il supporto di assistenza medica ai Pronto soccorso per un anno, eventualmente rinnovabile per un ulteriore anno, con un importo a base d’asta di 4,2 milioni di euro, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 2 febbraio scorso, non sono arrivate offerte. Non solo, ma anche la cooperativa sociale Cuori Menti Mani, Onlus, di Pozzuoli (Na), che aveva ottenuto l’affidamento per 64 servizi da 12 ore al mese, ha comunicato un’impossibilità sopravvenuta ed ha mollato. Una nuova emergenza nell’emergenza, dunque. Primo passo per evitare la crisi è stato quello di ottenere la proroga da aprile fino a giugno del servizio di assistenza alla centrale operativa 118 e al Pronto soccorso da parte dell’impresa Cmp Global medical division, con sede a Granarolo dell’Emilia, che già da anni ha questo affidamento da parte dell’Ulss Polesana, ad un prezzo di 1.260 euro per 12 ore di servizio, Iva esente, per un importo complessivo di 498.960 euro. Poi, per far fronte al forfait della Cuori Menti Mani per la restante parte del servizio, è stata ricercata un’altra impresa e ne sono state sondate sei. Una sola ha risposto presentando un’offerta, la Bmc Health solutions h24, gruppo “di intermediazione medica e logistica che dal 2015 si occupa dell’assistenza medica generica e specialistica ai turisti”, con sede a Siena, alla quale sono stati affidati 64 servizi al mese di assistenza medica di supporto ai pronto soccorso aziendali e alla centrale sperativa Suem 118, per il periodo aprile-giugno, per un importo di 1.080 a servizio ed un totale complessivo di 207.360 euro. Nel frattempo è stato indetto un concorso per l’assunzione a tempo determinato di personale medico nelle discipline mediche, chirurgiche e diagnostiche a servizio del Pronto soccorso degli ospedali dell’Azienda Ulss 5 Polesana. Il bando scadeva il 3 giugno. Ma nessuno si è candidato. Zero anche in questo caso.

GRIDO DI DOLORE
Non più tardi di un mese fa, il direttore generale dell’Ulss Polesana, Patrizia Simionato, in un’apposita conferenza stampa, ha lanciato un vero e proprio grido di dolore: «Siamo in grossa difficoltà perché dobbiamo fronteggiare una carenza di specialisti mai vista e che ha origini lontane, nella passata programmazione nazionale, ma che ora si fa sentire pesantemente». E fra le lacune più pesanti, per l’appunto, la mancanza di 19 medici di pronto soccorso e di 20 anestesisti rianimatori.

PROROGA STRAORDINARIA
Come si legge nella deliberazione del dg del 30 giugno scorso, il direttore del Dipartimento Urgenza-Emergenza Giovanni Lucianò, «considerata la perdurante e rilevante carenza di personale interno, 30 unità mediche, nell’area Urgenza ed emergenza nonostante l’attivazione di tutti gli strumenti di reperimento del personale previsti dalla normativa vigente in materia di assunzione, la necessità di mantenere i servizi sanitari in essere presso gli Ospedali di Rovigo, Trecenta, Adria e superare l’eventuale interruzione di pubblico servizio per grave carenza di personale medico, stante il perdurare della gravissima difficoltà di reperimento di medici, ha chiesto di prorogare i servizi in essere con le imprese attualmente fornitrici Cmp Global Medical Division e Bmc Health Solutions h24». E così è stato, con una proroga da luglio a dicembre, per una spesa complessiva di circa un milione e mezzo.
 

Ultimo aggiornamento: 17:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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