ADRIA - Nuovo traguardo per i Cantieri Navali Vittoria. Con le firme simboliche su una targa, poi saldata allo scheletro della nascente imbarcazione, si è svolta ieri, nella sede del Vittoria, in via Leonardo da Vinci, la cerimonia di posa della chiglia dell’Unità d’altura multiruolo (Uam), la futura ammiraglia della Guardia Costiera Italiana.
Alla cerimonia hanno presenziato Luigi Duò, membro del consiglio di amministrazione di Vittoria, l’ammiraglio ispettore capo, Nicola Carlone, comandante generale delle Capitanerie di porto - Guardia Costiera, e Dario Deste, direttore generale navi militari di Fincantieri.
L’ordine, del valore di circa 80 milioni, prevede non solo la costruzione dell’unità navale, e il relativo servizio di assistenza per 5 anni, ma anche la possibilità dell’esercizio del diritto di opzione per la realizzazione di ulteriori unità.
La nave
Grazie alle sue caratteristiche, la nave potrà operare nelle diverse missioni della Guardia Costiera: soccorso in mare, sicurezza della navigazione, tutela dell’ambiente marino e delle risorse ittiche, fino all’impiego nell’ambito dei dispositivi di protezione civile. Potrà essere impiegata in missioni d’altura a lungo raggio, con un’autonomia logistica di almeno 20 giorni, nelle quali potrà assumere, grazie alle tecnologie e ad avanzati sistemi di comunicazione e scoperta, anche il ruolo di comando e controllo per il coordinamento di mezzi aeronavali nelle aree di operazione. Con una lunghezza di circa 85 metri, la nave sarà caratterizzata da eccellenti qualità in termini di tenuta del mare, elevata manovrabilità e sostenibilità ambientale, versatilità e capacità multiruolo.
«Noi e Fincantieri - ha premesso Duò - siamo realtà di diverse dimensioni ma abbiamo saputo trovare un punto d’incontro sia in sede di gara che dopo. Questa ammiraglia sarà consegnata alla Guardia Costiera a primavera 2025. Potrà ospitare 45 membri d’equipaggio più altri 27 e accogliere 400 naufraghi. È uno straordinario concentrato di altissima tecnologia. Con la Guardia Costiera la nostra collaborazione è nata nel 1996 con la fornitura dei pattugliatori classe 800 e sta proseguendo con la classe 300». «La Guardia Costiera - ha puntualizzato Deste - ha compiti vitali nella salvaguardia dei diritti umani». «È per noi -ha concluso Carlone - motivo di orgoglio aggiungere questa unità alla nostra flotta. Siamo grati a questo consorzio di qualità».
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